I° Lezione di Cura delle Creature Magiche

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    Il professor Barberius Muldoon aspettava gli studenti fuori le scale dell'enorme portone d'ingresso.
    Era un uomo alto e robusto con una lunga e folta barba più bianca che grigia. Ma non bastava a nascondere le cicatrici che aveva sul volto.Anche i capelli, ormai tutti grigi, erano lunghi e selvaggi fin sopra le spalle.
    Aveva le braccia incrociate al petto , la bacchetta ficcata fra i pesanti pantaloni di velluto e e la cintura marrone, e batteva il piede – quello buono-, infoderato nel grosso stivale di cuoio nero, sul gradino di pietra.
    Quella notte la luna era piena e la sua luce illuminava di una tenue luce bluastra tutto il parco attorno la scuola. Era la serata perfetta.
    - Alla buonora!- esclamò con la sua voce profonda quando finalmente vide avvicinarsi gli studenti e le studentesse che quella notte avrebbero composto la sua classe. - Cosa sono quelle facce? Non avete mai fatto lezione al chiaro di luna? chiese in tono burbero osservando le facce stanche dei suoi studenti che si stringevano nei loro mantelli. Scosse il testone irsuto e poi indicò il cielo limpido sopra di loro. - Questo cielo così luminoso è il motivo per cui stasera siamo qui.- disse prima di tornare a guardarli.
    Si tirò su la cinta dei pantaloni, poi fece cenno ai ragazzi e alle ragazze di stargli dietro. - Adesso seguitemi e cercate di non fare rumore. Dobbiamo essere massimamente silenziosi per sperare di cavarcela. - li avvertì.
    Muldoon non era esattamente cosciente di quanto una notte di luna piena potesse essere fraintendibile per dei semplici studenti. Il suo aspetto poi non li rassicurava affatto sull'argomento della lezione.
    Con passo cadenzato e zoppicante, a causa dell'intarsio di legno massiccio che gli sostituiva la gamba sinistra, il professore di cura delle creature magiche prese ad attraversare il parco, guidando la sua classe nella notte, fino al limitare della foresta proibita. Come il nome suggerisce, l'accesso alla foresta era severamente vietato agli studenti, ma era proprio appena dentro i suoi confini, dietro la capanna della guardiacaccia, che si trovava la raduna dove si tenevano le lezioni di cura delle creature magiche.
    Arrivati finalmente a destinazione, fu chiaro a tutti che il posto era stato incantato, perchè al posto della raduna recinta da steccati e muretti in pietra, si ergeva una collinetta rocciosa, ricoperta di muschio ed arbusti.
    Il professor Muldoon fece cenno a tutti di stare in silenzio. -Giù presto, non fate rumore e non fatevi vedere. - intimò loro accovacciandosi in un tentativo assai vano di rendersi abbastanza piccolo da nascondersi dietro un arbusto. - Chi di voi sa elencarmi almeno 3 creature magiche notturne. - chiese il professore a bassa voce, gettando occhiate alla collinetta lì davanti. - Di queste, almeno una collegata in qualche modo alla luna piena.- continuò, fissando con insistenza un punto preciso della collinetta.



    Una settimana per rispondere (entro il 7/04)
    5 punti verranno assegnati a ciascuna Casa per la partecipazione dei suoi studenti,
    Risposte esatte alle domande faranno guadagnare a ciascuno studente per la sua Casa dai 5 ai 10 punti.

    Buon gioco!
     
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    Regina | Degenhardt | Ravenclaw | 16 y.o. | pureblood

    Cura delle Creature Magiche.
    Che schifo.
    Era una di quelle materie che proprio non le piaceva, specie se doveva impiegare del tempo che avrebbe potuto usare facendo tutt’altro. O quanto meno che avrebbe potuto usare per studiare a materie migliori. Pur controvoglia si preparò per la lezione, sistemando la divisa scolastica, creata su misura dai migliori sarti londinesi per lei, ed indossando il mantello invernale internamente foderato di blu. Prese la propria borsa con dentro il materiale necessario per la lezione e scese dalla torre di Corvonero insieme ad altri suoi compagni di casa. Durante il tragitto verso l’esterno, incontrò Annabelle (PNG), una studentessa di Tassorosso alla quale mollò senza troppi problemi la propria borsa.
    < Portala tu. > Commentò semplicemente, lanciandole un’occhiata di ghiaccio. < E vedi di non perdere nulla o rimanere indietro, chiaro? > Borbottò, raggiungendo ben presto il punto di incontro tra studenti e professore.
    Lo sguardo dello stesso color del ghiaccio si posò sul Professor Muldoon, squadrandolo da cima a fondo, senza lasciar trasparire alcuna emozione particolare. Le dita della mani si intrecciarono tra loro e le labbra si stiracchiarono in una linea dritta. Vi era una vaga nota di disappunto nello sguardo, forse data dalle domande retoriche che il professore fece ai suoi studenti ed alle quali Regina non si sforzò nemmeno di rispondere.
    Lo seguì insieme ad Annabelle quando il Muldoon disse loro di seguirli. Le sue parole l’allarmarono appena e le dita carezzarono debolmente il fodero dentro cui riposava la sua bacchetta. Oh, non si sarebbe fatta mordere o cose del genere per colpa di una lezione con un selvaggio.
    Silenziosa, approfittò della propria statura per accucciarsi dietro un arbusto e non farsi vedere. Quando il professore fece quella domanda, lei puntò lo sguardo chiarissimo in sua direzione. < I Lupi Mannari, i Nascondombra ed i Lethifold. > Rispose mantenendo un tono di voce basso, sperando di non attirare attenzioni indesiderate. < Ovviamente i Lupi Mannari sono quelli legati alla luna piena. > Precisò, intenzionata a portarsi a casa il punteggio massimo ottenibile da quella domanda. Per quanto Cura delle Creature Magiche non le piacesse minimamente, non aveva intenzione di rimanere indietro. Inoltre quelle erano domande teoriche, dunque poteva ancora cavarsela piuttosto bene. Con la pratica, invece, non poteva essere altrettanto sicura.

    If winter is cold, magic is warm

    © code by high voltage



    Regina Degenhardt, VI anno, Corvonero


    Edited by queen- - 10/4/2023, 22:19
     
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    Nathaniel
    Blake

    Nathaniel sbadigliò scendendo lungo il sentiero verso la foresta senza curarsi minimamente di chi poteva vedergli l'ugola *yawn* Si riavviò i capelli ed allungò il passo per raggiungere il gruppetto di compagni che lo precedeva lungo il sentiero fatto di ciottoli e beole. Si era abbioccato su una delle poltrone della casa di Grifondoro nell'attesa della lezione, e da lì s'era mosso solo quando gli altri stavano uscendo. Qualcuno lo aveva chiamato, ma era talmente fuso in quel momento da non ricordare chi. Ora, mentre recuperava il tempo perso, frugava in una tasca della divisa fino a tirarne fuori un sacchetto di carta sgualcito. Di lì estrasse una gomma bolla bollente che si cacciò in bocca intera, masticando deciso. Il calore intenso lo invase di colpo facendogli diventare le guance rosse. Tutto soddisfatto scrollò il sacchetto e lo passò di mano, offrendolo a Cassandra, la cui testa biondissima gli era comparsa vicino < Ti va? Però meglio smezzi con qualcuno, se no prendi fuoco. > Un sorrisetto sbilenco e divertito gli aveva mosso le labbra. < Magari poi fai girare il sacchetto, io ne altre in camera. > Si strinse nelle spalle e chiuse il mantello muovendosi insieme agli altri per seguire il professore verso la collinetta incantata, e poi dietro agli arbusti, accucciandosi in maniera più o meno comoda. Diede un'occhiata ai compagni intorno fermandosi a guardare Regina quando prese la parola. Era stata dannatamente veloce. Completò il suo elenco con la creatura più semplice < E, sarà banale, ma anche i vampiri nonostante non gli serva la luna piena. > Spostò l'attenzione sul professore e poi oltre la collina nel tentativo di vedere cosa, Muldoon, stesse cercando al di là.

    ✕ schema role by psiche
     
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    Evangeline Rose Hais

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    Evangeline non aveva avuto problemi davanti all'idea di fare lezione tardi, tanto più che la modifica all'orario le avrebbe risparmiando una ronda. Aveva messo un paio di stivaletti e sostituito la gonna della divisa con dei pantaloni scuri e comodi, tenendo la camicia ed il maglioncino grigio ma facendo a meno del solito cravattino, rosso e giallo, che tollerava decisamente poco. Fire, il suo piccolo modellino animato di Vipertooth, si era arrampicato sul mantello agganciandosi alla stoffa con gli artigli fino ad accomodarsi proprio sopra allo stemma di Grifondoro, così da coprirlo completamente con ali spalancate e da lì guardare in giro silenziosamente. Evi si era unita ai compagni di casata uscendo dal quadro della signora grassa poco prima della lezione, aveva dato giusto un'occhiata per confermare che ci fossero tutti. Ora che erano fuori, si era svincolata dalla maggior parte dei concasati ed il gruppetto si era sfilacciato, unendosi agli altri nella discesa verso la foresta. Le luci del capanno della guardacaccia erano accese e le imposte aperte, un filo di fumo usciva dal comignolo. Davanti a sé, Evangeline, vide Regina cedere con disinvoltura la cartella ad una delle compagne di Tassorosso. Increspò la fronte nel seguire la scena tra le due. Si rivolse alla Corvonero tenendo un sorriso appena accennato sulle labbra e la voce bassa nel commentare < Ah, mi sa che i muscoli dei giocatori di quidditch te la terrebbero meglio la cartella. Provare per credere e chissà, forse sono anche più carini. > Arricciò le labbra con un che di valutativo camminando vicino alla Degenhardt qualche istante. Poi qualcuno la chiamò e lei si lasciò coinvolgere nello scambio di battute tra i compagni, spostandosi man mano verso Cassandra, senza disturbare il suo breve scambio con Nathaliel, si accodò ai due mentre la classe raggiungeva il professore. La collinetta incantata che sostituiva la radura la incuriosì, cercò un punto relativamente comodo e riparato per inginocchiarsi ascoltando lo scambio di domande e risposte che venivano date, man mano, tra il professore e la classe. Posò la cartella a terra vicino a sé e controllò che la bacchetta fosse nel fodero al fianco.





    code by Irina~


    interazione diretta con Regina, nominati i compagni in generale, Cassandra, Nathaniel e il prof :D
     
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    Jonah |
    Hoffman |
    16 anni |
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    h 1.75 |
    Grifondoro |
    weedland
    L’annuncio di una lezione notturna, è arrivata fino alle mie orecchie sbadate. Avrei potuto non porci la dovuta attenzione ma ammetto che mi sono sentito fin da subito elettrizzato, curioso da fare schifo e la voglia di conoscere il motivo di una lezione dai canoni così strampalati, mi ha quindi portato fin qui, tra i miei compagni. Dopotutto si dice che la curiosità uccise i Jonah, o se non si dice si potrebbe benissimo dire. Raggiungo i miei coetanei, salutando il professore con la solita frase di rito - sia mai dovesse offendersi - prima di cercare di capire cosa diamine ci facciamo qui sotto una luna piena che fa quasi mezzogiorno.
    Quando il professore ci dice che il cielo luminoso è il motivo per cui siamo qui, guardo spontaneamente il cielo. Per un attimo mi chiedo se non mi sia confuso con la lezione di astrologia, ma mi ravvedo notando che la luce della luna nasconde tutte le stelle, o una buona parte. Provo quindi a fare mente locale sulle creature esistenti che preferiscono la luna piena per venir fuori. Sono quasi certo non si parli di mannari, sebbene la gamba di legno del prof non sia un dettaglio rassicurante a tal proposito. Guardando i miei compagni arrovellarsi prima di me nel dare una risposta, non posso fare a meno di notare la corvonero da poco arrivata tra le mura di Hogwarts. Le prime volte che ho avuto il piacere di incontrarla pensavo avesse qualche risentimento immotivato nei miei riguardi, ma ora, notando il modo in cui naturalmente si rapporta al mondo, sono convinto sia proprio il suo modo di pormi. E questo per qualche ragione mi diverte. “Ehi corva. Ti vedo allegra oggi.” La prendo bonariamente in giro, accompagnando le mie parole con un occhiolino un po’ troppo vistoso. Spero di non ricevere una scarpa sulla testa, sarebbe sconveniente. Torno poi a fissare la collina, attento ma ancora incapace di comprendere il motivo per cui siamo qui. Immagino che presto sarà svelato. Intanto Blake dà una risposta che mi sembra positiva e l’idea di poter guadagnare punti mi fa alzare un pollice motivazionale verso di lui. “Ecco, bravi. Fate i secchioni in onore dei punti.”


    © code by high voltage



    Interagito con queen- e Nath
     
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    demetrius dankwart

    17 y.o. || mago || serpeverde || purosangue
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    Il fastidio per l'orario di svolgimento della lezione non era contemplato. Accolsi anche l'occasione, di sicuro non unica nel suo genere, come un'opportunità per riempire l'insonnia di qualcosa che potesse trasportare altrove la mia mente. Un sollievo tale da superare persino la mal sopportazione delle decine di studenti con cui condividere quel genere d'esperienza.
    L'idea di base stimolava tuttavia la distensione dei miei nervi, rendendo il mio volto persino meno rigido e scostante del solito. Non si ersero sorrisi sulle mie labbra, ma gli occhi non raccontavano la guerra sociale che seminavo con costanza tra un anfratto e l'altro del castello. Un buon modo per dirigermi verso gli esami finali con lo spirito giusto per cancellare l'immeritato fallimento che ancora pesava sul mio nome. Sebbene non l'avessi cercato, come un cuculo insistente bussava tra le mie idee senza darmi un attimo di tregua.
    Mi stagliai tra i volti assonnati con la fierezza di chi era abituato a sopportare l'assenza di riposo. Non mancarono tuttavia le solite scoccate sufficienti a chi si precipitò a rispondere ai quesiti avanzati dal professore. Attesi il mio turno, la pazienza di chi si preparava ad attaccare incisa nella muscolatura rigida, prima di azzardare la mia risposta.
    'Anche i berretti rossi agiscono di notte. Sembrano dei comuni nani, ma non sono per nulla innocui, soprattutto per i babbani.' Sorrisi quasi allettato dalla prospettiva che abbracciava la mia conoscenza. Elargii un dettaglio che in fondo sperai lasciasse rabbrividire qualche compagno facilmente impressionabile. Una gioia per il mio animo. 'E' col sangue che colorano i loro copricapi.' Attesi responso dal professore e, senza dubbio, anche le reazioni inorridite di qualcuno dei presenti.
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    Demetrius Dankwart, VII anno, serpeverde.

    Interazioni: professore.
    Citazioni: compagni presenti.


     
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    A parte le lezioni di Astronomia, non mi è mai capitato di partecipare ad una lezione notturna. Una lezione notturna all'aperto sotto la guida del professor Muldoon, pensandoci, avrei dovuto aspettarmela. Gli arti che gli mancano sono quasi pari a quelli che ancora possiede... Dicono che nutra una particolare fascinazione e simpatia per le bestie più pericolose, o “incomprese” come molto spesso egli stesso ha tenuto a sottolineare durante le sue lezioni.
    Attraverso il passaggio per uscire dalla sala comune assieme a Demetrius. Non ci scambiamo parola lungo il comune tragitto che ci porta fuori la sala d'ingresso del castello, dove ci aspetta l'imponente professore Muldoon, ma non sono dispiaciuta della cosa. Sono quel tipo di persona che sa apprezzare il silenzio molto più di una sconclusionata e fastidiosa fiumana di parole per inutili convenevoli. Demetrius è una delle poche compagnie che tollero, e la sua seria, silenziosa austerità è senz'altro il motivo principale.
    Sul nostro tragitto incontriamo presto anche altri studenti che si dirigono nella medesima direzione ed una scena piuttosto antipatica attira la mia attenzione. Una ragazza di corvonero, la quale non ricordo di aver mai visto, lancia la sua borsa ad una tassorosso pretendendo che quest'ultima gliela porti. Inarco le sopracciglia e penso che se l'avesse fatto a me, a quest'ora la borsa le sarebbe ritornata dritta in faccia. Assurdo.
    I grandi gradini dell'ingresso sono già occupati da un bel numero di studenti. Do un'occhiata attorno a me e non posso evitare di notare molte facce familiari, di compagni e compagne di lezioni già frequentate. Fra di loro c'è anche Evangeline Hais, col suo stupido modellino di drago addosso, probabilmente deve essere un compito troppo arduo per lei occuparsi di un vero animale. Ghigno, pensando a quanto potrebbe farle piacere fare la conoscenza di Ceres, ma la mia attenzione viene distolta da quel pensiero a causa della voce cavernosa del professore. - Questo cielo così luminoso è il motivo per cui stasera siamo qui.- Rassicurante... Alzo gli occhi verso la luna piena, e mi chiedo se voglia farci fare la conoscenza di qualche “creatura incompresa”. Spero vivamente non sia così. Non sopravviverebbe nessuno di queste pappamolle.
    Quando chiede di seguirlo, lo facciamo tutti, anche se molti non mi paiono entusiasti. Quando la nostra vicinanza alla foresta proibita inizia a farsi concreta, anche la mia sgradevole supposizione si fa più consistente.
    Mi accovaccio a terra assieme al resto della “classe” e ascolto il professore sussurrare. O per lo meno, lui è convinto di star sussurrando. Alla sua domanda scattano veloci le risposte, ma al momento solo una corvonero riesce a dargli i tre nomi che ha richiesto. I momenti però, si sa, vengono superati: ~ Vi sono anche i troll della foresta, i pipistrelli grigi africani – per quanto rari- e i Mooncalf. rispondo, dopo aver accennato ad alzare la mano. Visto che non dobbiamo essere notati, sventolarla per aria non mi è parso appropriato. Non l'avrei fatto nemmeno in circostanze normali, a dirla tutta. ~ Questi ultimi, vengono fuori solo durante le notti di luna piena. e, sinceramente, credo di “parlare” a nome di tutti i presenti ad augurarmi che se proprio deve c'entrare la luna piena, si tratti di queste creature piuttosto che di un lupo mannaro!


    Edited by Amok. - 5/5/2023, 20:23
     
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    CASSANDRA ARCHER

    « MEZZA VEELA - VI ANNO - CORVONERO - CLUB DEL GIORNALINO »

    Avevo silenziosamente seguito Regina, la nuova, fuori dal dormitorio di Corvonero, rivolgendole uno sguardo vagamente incuriosito. Sin da quando era arrivata non c’era mai stata una buona occasione per rivolgerle qualche parola. Non che ci tenessi particolarmente visto che aveva già rimesso in riga alcuni degli studenti di Corvonero. La notai scivolare via verso una ragazzina di Tassorosso ed io ne approfittai per superarle ed avviarmi verso il luogo della lezione, venendo ben presto raggiunta dalla solita, e talvolta insistente, presenza di Nathaniel. Sollevai lo sguardo verso di lui con aria interrogativa e poi lo abbassai verso il sacchetto pieno di dolciumi. Sbirciai dentro con aria curiosa e arricciai leggermente le labbra. < Uhm… A me piacciono i calderotti ripieni di panna. > Confessai, rivolgendogli un timido sorriso. < E poi… È una lezione di creature magiche, non ti conviene farlo sparire quel sacchetto? > Domandai incerta, appena più preoccupata dal destino che poteva toccargli se il professore ci avesse mostrato qualche creatura, magari affamata. Seguii gli studenti fino alla collinetta incantata, abbozzando un breve sorriso ad Evangeline. < Credo che al professore possa piacere, sai? > sussurrai indicandole Fire appeso alla sua divisa. Le sorrisi con tranquillità, notando anche la presenza di altre facce che erano diventate note nel corso di quelle lezioni. Le scrutai silenziosamente, andando successivamente ad accucciarmi insieme agli altri, nascondendomi tra gli arbusti ma rimanendo attenta. C’era qualcosa di famigliare in quel luogo, qualcosa che mi faceva stare bene. Ascoltai silenziosamente tutte le risposte dei miei compagni, prima di prendere parola. < Tuttavia bisognerebbe fare attenzione alla classificazione ministeriale. > premetti debolmente le labbra l’una contro l’altra. < I vampiri ad esempio sono classificati come Esseri mentre i pipistrelli nonostante vengano associati ai vampiri, se non ricordo male, non vengono classificati come creature magiche. > precisai sottovoce, rivolgendo uno sguardo che sapeva di scuse verso Nathaniel.

    code © psiche



    Cassandra Archer, 6^ anno, corvonero
    Interazioni Evangeline, Nathaniel ed il Professore
    Nomine Regina e gli altri in generale
     
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    Cajus Ismar Kraus

    17 anni || Umano || Purosangue || Studente serpeverde, VI anno
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    b569cd2f8825218c31448468cce8fcf4b1c5fdaa
    Una lezione al chiaro di luna non era insolita per Cajus che aveva avuto a Durmstrang molte simili esperienze. Ricordava ancora di quella volta che avevano dovuto testare i loro sensi, bendati sotto un cielo di stelle, evitando i malefici che i professori lanciavano loro contro. Una lezione estenuante ma formativa. In quell’occasione aveva ovviamente trovato il modo di barare, ma non per questo era stato punito, al contrario. La sua furbizia era stata premiata a discapito d’altri. Immaginavo che lì ad Hogwarts non avrebbero dovuto affrontare niente di simile, ma sarebbe stato stupido non allarmarsi nemmeno un pochino. Dopotutto Cajus teneva e non poco alla propria incolumità.
    Raggiunse il luogo indicato, facendo scorrere lo sguardo sui presenti ed in particolare su Raelle verso cui indirizzò un occhiolino. Stuzzicarla era diventato divertente. Quando il professore pose le sue domande, stesse in silenzio a rimuginare su una risposta utile e magari anche originale visto che le creature più esemplari erano già state citate. Ricordò di una storia circa le banshee raccontatagli da suo padre e si precipitò ad intervenire. “Le banshee.” Attese un attimo per aspettare la reazione del suo esaminatore. “Una vecchia leggenda irlandese narra sia possibile ascoltare il loro pianto durante le notti di luna piena.” Aggiunse poco dopo, sperando di portare a casa la sua dose di merito e punti. Tornò a fissare il punto sulla collina, particolarmente illuminato dalla luna piena. Cajus si ritrovò a pensare che se davvero avessero dovuto affrontare dei mannari, non avrebbe esitato ad usare un grifondoro qualsiasi pur di salvarsi la pelle. “Non siamo qui per i mannari, giusto? Non sarebbe appropriato.” La sua domanda nascondeva un po’ di timore.

    © code by high voltage



    Interagito a distanza con Amok. e col professore.
     
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    L'imponente professore osservava i volti degli studenti, illuminati parzialmente dalla luna, da sotto le folte sopracciglia. Qualcuno avrebbe saputo rispondere alla sua domanda? Ne era sicuro, dopotutto non erano certo dei primini. Le labbra si storsero in un sorrisetto soddisfatto, sotto la barba incolta. - Ottimo signorina Degenhardt! 10 punti per corvonero! esclamò cercando di frenare l'entusiasmo e di tenere il suo vocione basso per quanto gli fosse possibile. Intervenne anche uno studente di grifondro, e sollevando lo sguardo su di lui, il professor Muldoon lo indicò con l'indice che sembrava una grossa salsiccia: - Indiscutibilmente vero Blake, 7 punti a grifondoro! , dovette poi passare ad indicare uno studente di serpeverde particolarmente pallido, dal volto affilato e gli occhi svegli, - Anche questa è una buona osservazione Dankwart, 7 punti a serpeverde, e ancora un altro, di cui non era certo di ricordare il nome. - Oh la legenda della banshee, ben detto! 6 punti per serpeverde.
    Difficile era dimenticare il nome dell'altra giovane corvonero che pose delle obiezioni a talune risposte dei compagni. Il professor Muldoon sorrise all'impeccabile precisione della ragazza, - Le sue osservazioni sono legittime signorina Archer. convenne con un cenno del testone irto, - Tuttavia, il ministero della magia non manifesta particolare interesse nello studio e nella classificazione delle creature magiche. Non quanto sarebbe giusto, a dire il vero. l'omone non era molto contento della linea che aveva assunto il Ministero nei confronti delle creature magiche. Per nulla. - La loro preoccupazione verte principalmente su restrizioni e imprecise pericolosità di determinate specie. Fortunatamente maghi come il signor Scamander stanno apportando un contributo più veritiero nel campo della magizoologia. concluse cercando di mantenere un minimo di imparzialità nel suo giudizio, ma non troppo sicuro di esserci riuscito. Tornò poi alle parole di un'altra serpeverdere e lì il suo entusiasmo si palesò con quello che parve un piccolo goffo saltello, mentre fece un passo avanti nella sua posizione accovacciata. Agitò la manona verso la suddetta studentessa, - Signorina Warwitch, lei ha centrato il punto e presto capiremo il perchè! Ancora 9 punti a serpeverde! Muldoon non riusciva a nascondere la soddisfazione per i tanti studenti a cui dovette dare parola. Fece cenno loro di mantenere comunque il volume delle voci più basso possibile, o le creature che di lì a poco avrebbero potuto ammirare, probabilmente sarebbero scappate. - Osservate. disse semplicemente, ammaccando la chioma di un cespuglio con sorprendente facilità, nemmeno si trattasse di un mucchio di cartacce.

    Passò qualche istante, quando dalla sommità della collinetta cominciò a fare capolino qualcosa. Non ci volle molto perchè diventassero chiare le figure di piccoli animaletti color grigio chiaro con degli enormi occhioni. Muldoon sorrise entusiasta e senza staccare gli occhi dalla collinetta illuminat dai raggi lunari, disse: - I Mooncalf sono il nostro oggetto di studio per questa notte. si girò solo in quel momento verso gli studenti guardandoli con un cipiglio severo, ma allo stesso tempo perplesso, - Non credevate mica che vi portavo a vedere dei lupi mannari?! Roba da troll. sentenziò scuotendo l'enorme testone, - Tornando a noi, dovete sapere che queste adorabili creature sono per natura molto schive, ed escono soltanto quando c'è la luna piena. iniziò a spiegare, facendo uno sguardo eloquente quando accennò alla luna, per rimarcare il senso della lezione fatta proprio in presenza di quella particolare condizione. - Si dice che, chi ha la fortuna di guardarli danzare sotto la luna, avrà dei grossi vantaggi. continuò tornando ad osservare le creature. Dovevano essercene almeno 3 dozzine a giudicare dal folto gruppo. - Hanno però un'altra curiosa caratteristica che ci porta dritti al motivo per cui siamo qui. sussurrò, quasi sovrappensiero il professore, - I loro escrementi d'argento sono un potentissimo fertilizzante, se raccolti prima che sorga il sole. disse e qui la sua attenzione fu dirottata di nuovo sui ragazzi e le ragazze presenti. Sorrise divertito, - La professoressa Bidwell necessita di questo prezioso fertilizzante, quindi voi glielo procurerete. spiegò, senza troppi giri di parole. Consegnò ad ognuno una sacchetta di iuta, e un po' di cibo da offrire ai mooncalf.
    - Dovrete guadagnarvi la loro fiducia, non fateli scappare. Avati, adesso, a lavoro! disse loro, agitando le manone per incoraggiarli a svolgere il compito che gli aveva assegnato.


    Una settimana per rispondere (entro il 18/04)
    Questi sono i punti realizzati fin ora, comprendono le presenze (5 punti ciascuno) e le risposte alle domande.
    Corvonero 20 punti
    Serpeverde 37 punti
    Grifondoro 22 punti

    La casa che riuscirà, nel complesso, a raccogliere più fertilizzante, riceverà 15 punti bonus! Ovviamente questo risultato sarà affidato alla sorte!
     
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    Regina | Degenhardt | Ravenclaw | 16 y.o. | pureblood

    Lo sguardo gelido di Regina corse severamente sulla figura di Annabelle, che allarmata prese la sua cartella tra le mani, reggendola con cura. Fu proprio in quel momento che una voce giunse alle spalle della straniera, portandola a voltarsi verso la fonte. Ad Evangeline rivolse inizialmente uno sguardo gelido, che durò pochi secondi, il tempo che le servì per riconoscere chi avesse davanti. L’adorata nipotina del Ministro della Magia Francese era uno di quei bocconcini che un Degenhardt non si sarebbe fatto sfuggire per nulla al mondo. Le rivolse un tiepido sorriso che non raggiunse lo sguardo, sempre freddo e distante, e mosse la mano come per scacciare qualcosa. < Annabelle ha anche altre competenze. > Le rispose inizialmente con tranquillità, prima di proseguire. < Ma accetterò una tua lista di nomi di giocatori che possano soddisfare le mie aspettative. > Quali aspettative potesse avere, avrebbe dovuto intuirle da sola, naturalmente. Il suo sguardo scivolò sul modellino di Drago aggrappato alla sua divisa. < Sono molto rari, soprattutto quelli di creature così pericolose. > Degno di una persona così ricca e privilegiata. Fu a quel punto che l’ondeggiare dei capelli biondissimi di una sua concasata attirò la sua attenzione. Movimenti naturalmente aggraziati che mai aveva visto nemmeno in chi era stato indottrinato nelle migliori famiglie Purosangue. La sola e luminosa presenza di Cassandra sarebbe stata in grado di far tacere chiunque. Qualcosa che Regina non avrebbe potuto raggiungere, non con quella luce, e che per qualche ragione le riempì il cuore di invidia. La indicò ad Evangeline con un gesto della mano. < É tua amica? > Domandò < É una Purosangue? > Le chiese sottovoce, tornando poi a seguire gli altri studenti ed il Professore fino a che non giunsero a quella collina illuminata dal chiaro di luna. Si nascose dietro a qualche arbusto, non troppo lontana dai Serpeverde presenti, notando che tra di loro mancasse qualcuno. Scosse la testa come a scacciare il pensiero ed ascoltò con aria annoiata le risposte dei suoi compagni di classe, notando che qualcuno di loro si fosse almeno degnato di aprire il libro, a dispetto di qualcun altro che invece avrebbe fatto meglio a starsene zitto. I mancati punti per la più che intelligente osservazione di Cassandra la portarono comunque a stringere leggermente le labbra, facendo notare a Regina come l’intraprendenza e la curiosità, ad Hogwarts, valessero meno delle risposte imprecise, rilasciate come stampini. Osservò il Professor Muldoon con un certo giudizio nello sguardo, Koldovstoretz funzionava decisamente diversamente. Il viso ruotò comunque in direzione del Grifondoro che le rivolse la parola subito dopo. Inarcò un sopracciglio e schiuse prontamente le labbra per rispondere quando notò quel vistoso occhiolino che la portò a spalancare gli occhi color del ghiaccio. Una vaga punta di imbarazzo, prontamente nascosta dalla poca visibilità, si palesò sulle sue guance. < Tienilo nei pantaloni, grifone scostumato! > sibillò, afferrando una pigna che trovò a terra. Non appena il professor Muldoon spostò l’attenzione su qualche altro compagno in tutt’altra zona, tentò di tirare la pigna dritta dritta in mezzo alla fronte di Jonah, tornando poi a prestare la sua attenzione alla lezione come se niente fosse successo. < Mannari? Sarebbe da denuncia. > fece in direzione di Cajus, appena più incerta. Non poteva essere così fuori di testa il loro professore, no? Rispose poco dopo il Muldoon, infatti, premiando la fortuna di Raelle e dei Serpeverde. Lo sguardo si spostò sulla collina, mentre degli orribili animaletti dagli occhi grandi e sporgenti facevano capolino, zampettando felici sotto la luna piena. Avvertì un “che carini” provenire da Annabelle e qualche altra ragazzina lì attorno. Le labbra si piegarono in una piega disgustata mentre lo sguardo tornava verso quelle creaturine dalle zampe ossute ed i piedi piatti. Inorridì quando il Professor Muldoon spiegò cosa dovessero fare.
    Per quanto trovasse ingegnosa la professoressa di Erbologia, mettersi a raccogliere cacca di Mooncalf non era assolutamente nei suoi programmi. Sollevò le manine in segno di resa. < Io non raccolgo un bel niente. > Soffiò con semplicità a nessuno in particolare, notando una certa incertezza generale degli studenti nell’approcciare quei brutti animaletti. Roteò gli occhi al cielo, indicando ad un corvonero a caso di prendere le sue cose e fare anche la sua parte, alzandosi e superando Jonah, Blake ed il Dankwart per afferrare Cassandra per un braccio, stringendolo con abbastanza forza da costringerla ad alzarsi. < Tu. Tu sembri una bambolina. Farai da esca. > Commentò con semplicità, spingendola fuori dagli arbusti e verso le creature. Al contrario degli altri suoi compagni, la sua concasata sembrava la persona più innocua e propensa ad ottenere la fiducia dei Mooncalf. Un vero colpo di fortuna che la portò a ghignare, indicando ad alcuni corvonero di fare il loro lavoro. Intanto, lei si avvicinò a Raelle, muovendo una manina verso un animaletto che aveva cercato di zampettare in sua direzione. < Sciò! Loro hanno già troppi punti. > borbottò con fare annoiato ed il piccolo Mooncalf zampettò via, puntando ad altri studenti. Sabotare gli altri, a quel punto, le sembrò l’opzione più intelligente e pulita che potesse prendere.


    If winter is cold, magic is warm

    © code by high voltage



    Regina Degenhardt, VI anno, Corvonero
    Interazioni: Ho cercato di coinvolgervi tutti anche indirettamente ♥
    In breve: Parla con Evangeline e Cajus, giudica in silenzio il Professore, lancia una pigna in fronte a Jonah, si lamenta, spinge Cassandra tra i Mooncalf e cerca di sabotare i Serpeverde
     
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    Show me with your actions, not your mouth.
    Nathaniel
    Blake

    Nathaniel rimase con il sacchetto delle bolle bollenti in mano, aperto e inclinato verso Cassandra assorbendone il rifiuto con un piccolo ghigno ad inclinare le labbra < Beh chissà, potrebbe essere interessante scoprire quali animali della foresta proibita mangiano le caramelle. Avremmo trovato l'esca del secolo. > Sorrise divertito dalla prospettiva del tutto teorica e si guardò intorno buttando un'occhiata verso i compagni. Gli occhi chiari trovarono Evangeline che camminava dietro di loro < Hais? Tienile tu, magari qualcuno ha freddo sta sera. > Tentò di lanciarle il sacchetto dopo averlo accartocciato tra le mani a più riprese, riducendolo ad una palla irregolare di carta e zucchero. Poco dopo era sulla collina, accucciato ai piedi di un cespuglio a seguire la lezione sotto la luna piena. La sua aggiunta al velocissimo elenco di Regina gli portò un buon gruzzolo di punti, importanti per risollevare le sorti dei grifoni che annaspavano ultimi nella coppa delle case. La precisazione di Cassandra, che arrivò poco dopo, lo portò a cercarla con lo sguardo e l'espressione furba. Annuì piano verso di lei, snocciolando un sorriso divertito davanti alla competenza della Corvonero. Seguì il professore lanciarsi in una mezza arringa a pro delle creature magiche. Era un excursus interessante, il ministero, d'altro canto, non era mai stato infallibile. Sentì anche le aggiunte di Demetrius, Cajus e Raelle senza commentare la serie di punti che Serpeverde portava, nuovamente, a casa ma che gli fecero storcere il naso.
    Fu l'arrivo degli animaletti dai grandi occhi a palla a trarre la sua attenzione. Sollevò le sopracciglia perplesso dalla scena, erano davvero tanti. Un brusio diffuso e bassissimo si era levato dalla classe esterrefatta. Il professore, con abile mossa, si era appena conquistato tutte le ragazze del corso, o quasi. La Degenhardt fu nuovamente la prima, lo scavalcò quasi a passo di marcia, per afferrare il braccio di Cassandra accucciata poco più in là e spostarla bruscamente dal suo riparo. Nathaniel si alzò di riflesso al gesto irruento, divorando il breve tratto di collina in un paio di lunghe falcate, agili e veloci, cercando di mettersi davanti a Cassandra per evitare che potesse cadere, allungando un braccio per agguantarla al volo in caso di bisogno. Solo poi, rimessa eventualmente in piedi la mezza veela, avrebbe tentato di posarle la mano su una spalla, stringendo leggermente in un gesto semplice, ma concreta, presenza. Restandole a fianco lanciò un fulmineo sguardo d'acciaio verso la Degenhardt cercandone le iridi con un moto irritato prima di rivolgere la propria attenzione, nuovamente, verso la mezza veela. Tenne la voce bassa nel rivolgersi, con calma ostentata, alla bionda < Stai bene? > Sospirò < Fai la raccolta con me? > Per poi tentare di stirare le labbra in un accenno di sorriso ed abbassare la mano lungo il fianco < Prometto di non rubarti la tua parte di bottino. >

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    Serpeverde
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    gbfYuSB
    Osservo le piccole creature venir fuori dalle loro tane, lasciando la luna illuminare il loro manto argenteo. Devo ammettere che la situazione nel suo complesso, suscita un certo fascino... c'è della bellezza in questo momento, in questo luogo. Peccato per la presenza di taluni elementi che guastano molto l'atmosfera. Primo fra tutti quell'idiota di Kraus. Sbuffo, lanciandogli un'occhiata furtiva, prima di tornare a rivolgere l'attenzione al professore che aveva ripreso a sussurrare. O, per lo meno, a credere di sussurrare. - Hanno però un'altra curiosa caratteristica che ci porta dritti al motivo per cui siamo qui. Inclino leggermente la testa verso destra, spostando nuovamente lo sguardo sui mooncalf. Quale? Certo, se siamo venuti fin qui solo per assistere ad un balletto, c'è da abbassare le aspettative rispetto alle lezioni di cura delle creature magiche. Se volevo assistere ad un balletto, sarei andata a teatro, non in una foresta al chiaro di luna. Scenico, per carità, ma non propriamente fra le cose che più mi entusiasmano.
    I loro escrementi d'argento sono un potentissimo fertilizzante, se raccolti prima che sorga il sole. Cosa? Ho sentito bene? Mi volto verso gli altri e le altre, e le loro espressioni altrettanto confuse mi fanno capire che purtroppo devono aver sentito esattamente le stesse parole. Escrementi. Che le feci fossero un ottimo fertilizzante, credo non fosse un segreto... Ma questo cosa c'enrtra con... I miei occhi si spalancano forse più del dovuto, perchè un'improvvisa intuizione si fa strada nella mia testa, ma davvero mi rifiuto di - - La professoressa Bidwell necessita di questo prezioso fertilizzante, quindi voi glielo procurerete. Ma porca Morgana! Stiamo scherzando? Questo è un lavoro da custodi! Afferro il sacco ed il mangime che Muldoon porge anche a me, e lo guardo con astio e disgusto. Bene, da studenti a guardiani di porcile! ~ Sembra più una punizione... mi permetto di osservare sollevando le sopracciglia ed anche il sacco di iuta nel quale avremmo dovuto mettere il nostro raccolto. All'entusiasmo del professore avrei volentieri opposto un paio di obiezioni, ma mi limito a roteare gli occhi prima di mettermi a lavoro. Forse dovremmo cooperare? Mi domando girandomi a cercare con lo sguardo gli altri serpeverde, ma il mio sguardo viene catturato da una scena davvero patetica. < Tu. Tu sembri una bambolina. Farai da esca. > Era seria? ~ Devi raccogliere escrementi, ti occorrono le manine e la bacchetta, non un'esca umana. dico alla corvonero che aveva appena afferrato la Archer e che fra poco l'avrebbe brandita come una spada contro quei poveri mooncalf. Che crovonbranata! Osservandola devo dire che mi ricorda una di quelle bamboline di porcellana, delicate ed abituate a starsene immobili mentre il mondo attorno si muoveva anche per loro.
    Mi chino, notando una di quelle creaturine avvicinarmisi e faccio per offrirgli del cibo quando, Miss Cornacchia, agita le sue mani esclamando: < Sciò! Loro hanno già troppi punti. > Mi volto verso di lei e se ne avesse avuto la facoltà, il mio sguardo l'avrebbe incenerita. Purtroppo per me, ma per sua fortuna, non vanto questa capacità. Prendi nota, ti sei messa contro la serpeverde sbagliata. Il mooncalf deve essersi spaventato, perchè proprio lì dove è sparito, adesso c'è quella che , a giudicare dall'aspetto, doveva essere della cacca. Sorrido. Subito punto la bacchetta contro il mucchietto di escrementi e con un movimento fluido del polso, ne sollevo una parte per poi lanciarla in direzione della corvonero. ~ Ops, volevo risparmiarle l'ulteriore fatica di elemosinare punti,Vostra Altezza. mi fingo mortificata, prima di farle una piccola reverenza. Dite che si è percepita l'ironia?

    Nominati: cajus e Nebula-
    Interagito con queen- (non ho specificato, quindi a te la scelta se essere colpita o se schivare il fertilizzante :XP: <3 )

     
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    Evangeline Rose Hais

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    Raccolse il sorriso tiepido di Regina con l'espressione aperta e tranquilla dopo aver mandato un'occhiata attenta e ben più corposa ad Annabelle che faceva da portaborse alla neo arrivata. < Una lista ? > l'espressione perplessa < Non sono sicura serva ma cercherò di evitarti di finire in pasto…a qualche scapestrato.> Un mezzo sorriso dall'aria divertita le incurvò le labbra mentre scendevano verso la foresta a passo spedito. Evi infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, sotto al mantello, e proseguì annuendo al commento di Regina sul piccolo Fire. Non le offrì una risposta a riguardo colta più che altro da un velo di silenzioso imbarazzo, del tutto personale, che si spense quando il fulcro della conversazione divenne Cassandra. < La Archer? Si, siamo amiche. > La risposta fluida come il pensiero < E no, non è una purosangue. Il destino l'ha risparmiata. Però abbiamo tanti cognomi importanti a scuola, qualcuno anche qui in classe. > Alzò lo sguardo verso Regina studiandone il profilo delicato ed i movimenti composti in un muto riconoscimento < Immagino che tu sia aggiornata a riguardo. Ma se ti manca qualche dettaglio, possiamo parlarne uno di questi giorni. > Espirò ed accennò ad aggiungere qualcosa ma Blake si intromise, lanciandole il sacchetto delle caramelle. La Grifondoro estrasse le mani di tasca giusto in tempo per non far finire tutte le gomme a terra. Guardò il battitore con una punta di rimprovero < Mi sono presa un colpo, Blake!> Gli sbuffò dietro e a sua volta si girò a cercare qualcuno tra i compagni intercettando, invece della persona che cercava, il commento di Cassandra sul suo piccolo balocco. Le sorrise di gusto, per un breve istante, ma scrollò la testa mora commentando mentre le passava vicina < Può darsi, ma quelli veri sono più belli. >
    La lezione prese corpo in fretta. Evi seguiva bene ma non aveva partecipato all'elenco delle risposte e guardo i punti cadere a pioggia. D'altronde, per quanto cura delle creature magiche le piacesse, non era la sua materia di punta. Storse il naso quando Demetrius nominò i beretti rossi ma non commentò nessuna delle aggiunte al, rapidissimo, elenco di Regina. Fu piuttosto incuriosita dall'arrivo dei Mooncalf, allungò una mano nel tentativo di farsi avvicinare da uno di loro mentre li seguiva zampettare in giro timidamente. Si mosse con cautela tra loro per raggiungere il professore e ricevere il mangime < Grazie.> Con il sacchetto in mano si voltò tra i compagni, finché non trovò Jonah. Lo chiamò a bassa voce < Hei Hoffman. Blake è di nuovo stufo delle sue gomme, le fai sparire tu? Io non le tasche abbastanza grandi.> Allungò la mano con il sacchetto per cederlo quando, Regina, passando decisa proprio oltre Jonah e Nathaniel attirò la sua attenzione. La vide sollevare dal braccio Cassandra ed indirizzarla in mezzo ai Mooncalf. Evangeline si accigliò di scatto serrando le labbra davanti al gesto sgarbato della Corvonero. Vide Nathaniel raggiungere la mezza veela in tempo per evitarle di cadere. Rimase a guardare e benché non riuscisse a cogliere chiaramente il discorso tra le due ragazze notò bene l'atteggiamento del Grifondoro verso Regina. Tirò un sospiro e cercò di rilassare le spalle. Attese qualche istante prima di muovere un cenno, cercando di farsi notare da Cassandra, per capire come andassero le cose per lei. Una volta ricevuta risposta la lasciò con il battitore e, con mezzo sorriso, tornò a Jonah. < Se ti va facciamo squadra, che ne dici? Solo, siamo proprio addosso a Serpeverde, magari possiamo tentare di trovare un posto tranquillo per la raccolta? > Arricciò le labbra ed allungò lo sguardo lungo il fianco della collina valutando gli spazi. Fu così che intercettò Raelle rimbeccare la Degenhardt spedendole contro dello sterco. Ad Evi si sollevò la pelle d'oca tutta insieme. Guardò la giovane Serpeverde con gli occhi sgranati e rivolse immediatamente l'attenzione al professore per controllare in che direzione fosse rivolto. Mosse un paio di passi verso Raelle e la interpellò in fretta < Wharwich!> A voce bassa < Stai esagerando. > Sfregò la fronte con la mano libera dal sacchetto di iuta < Sul serio devo stare a spiegarti che non lo puoi fare? Vuoi dare via ad una faida a scuola, contro i corvi? Sai che casino? Con una Degenhardt poi! Non è una famiglia con cui fare errori. > Strinse tra loro le labbra facendone una linea sottile < Siete in testa, lascia stare. È meglio se vai a dare una mano a Dankwart nella raccolta. Davvero. Fidati per una volta. > Curiosò verso Regina aspettandosi una risposta rapida e tutt'altro che buona. Ma per quanto stesse a sentire non tralasciò di voltarsi a cercare Jonah dietro di sè < Scusa Hoffman.> Tentò un sorriso mesto verso il concasato e gli lanciò del mangime vicino alle scarpe osservando i Mooncalf avvicinarsi al ragazzo per rubare il mangime mentre lei estraeva la bacchetta e raccoglieva quello che poi sarebbe stato prezioso fertilizzante. < Magari preferisci andare a recuperare anche Blake? >






    code by Irina~


    Interazione diretta con Regina, Cassandra, Raelle, Jonah, Nathaniel il Prof . Nominati Demetrius ed i serpeverde in generale.
     
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    CASSANDRA ARCHER

    « MEZZA VEELA - VI ANNO - CORVONERO - CLUB DEL GIORNALINO »

    Il mio sguardo scivolò con incertezza sul volto di Nathaniel a quella replica, senza tuttavia darvi troppo peso. Lo guardai dare le caramelle ad Evangeline e poi seguii gli altri tra quelli arbusti. Tra i presenti notai la figura di Demetrius al quale rivolsi uno sguardo appena più intenso. Tornai tuttavia ben presto sul professore ascoltando le sue specifiche che non mi lasciarono del tutto soddisfatta. Mi strinsi leggermente nelle spalle ed annuii, ringraziando silenziosamente il professore prima di tornare a rivolgere lo sguardo sulla collina, dove dei piccoli animaletti iniziarono ad arrivare, zampettando quasi stessero compiendo una danza. Li osservai sorpresa, scrutandoli con una punta di curiosità ed ammirazione. Erano… Carini. Con quei loro occhioni grandi e l’espressione che pareva quasi felice. Mi sporsi un pochino per osservarli meglio, fino a che Regina, marciando, non mi raggiunse. Avvertii la sua stretta sul mio braccio e corrugai leggermente le sopracciglia, stringendo le labbra mentre avvertivo un moto di irritazione farsi vivo. Mi alzai e sollevai il capo verso di lei, poggiando a mia volta la mia mano sul suo braccio. La guardai con serietà, ritrovandomi a spalancare gli occhi nel sentire le sue parole. < Esca? Immagino poss…! > Non feci nemmeno a tempo a rispondere che mi diede una leggera spintarella, mollando la presa da me e cogliendomi di sorpresa. La mia, al contrario, si intensificò nel momento in cui mi sentii sbilanciata. Riuscii ad evitare di cadere, anche grazie all’intervento tempestivo di Nathaniel, a cui rivolsi un muto ringraziamento. < Ho capito cosa intendi, Regina. > Le dissi a quel punto, cercandola con lo sguardo. < Ma preferirei che la prossima volta mi coinvolgessi in modo diverso. > Aggiunsi, stringendomi debolmente nelle spalle, prendendo il sacchetto di iuta ed il mangime che ci era stato dato. La Degenhardt era stata un po‘ brusca, ma non così tanto da superare i confini a cui ero abituata. Ed il gesto non fu così terribile da meritare tanta attenzione. Sospirai piano, vedendola dirigersi verso qualche elemento di Serpeverde, e poi puntai lo sguardo su Evangeline, abbozzando un sorriso tranquillo in sua direzione, lasciandole capire che era tutto apposto.
    Lo sguardo tornò su Nathan quando lo sentii parlare ed inarcai leggermente un sopracciglio. < Regina é sveglia… > Gli dissi muovendomi verso gli animaletti con un leggero sorriso sul volto. < E questa volta non intendo lasciare tutti i punti a Serpeverde, quindi la loro fiducia te la devi guadagnare da solo. > Commentai, andando successivamente ad indicare Jonah ed Evangeline < Puoi fare squadra con loro. > Suggerii a quel punto con tranquillità, muovendomi nella zona dove c‘erano i Mooncalf in totale tranquillità. Mi sedetti per terra prendendo il mangime per spargerne un po‘ attorno a me, tenendone un pochino tra le mani per vedere se si fidavano abbastanza da mangiarlo direttamente dai miei palmi. Essere una mezza creatura, in questo caso, era indubbiamente un vantaggio. Guadagnare la loro fiducia fu più semplice per me e così sollevai lo sguardo verso alcuni dei miei compagni di Corvonero, facendo loro cenno di avvicinarsi per raccogliere il fertilizzante.
    Lanciai uno sguardo a Regina, notando solo in quel momento che la Warwitch stesse cercando di lanciarle addosso cacca di Mooncalf. Spalancai gli occhi chiari al gesto e lo sguardo volò immediatamente verso il professore, notando che quasi nessuno ci fece caso o vi prestò attenzione. Sentii nuovamente una certa rabbia crescere e scoccai irritata un‘occhiata ai presenti. Mi alzai, muovendomi velocemente verso la Corvonero per tentare di prenderla per mano. < Dai, vieni, non c‘é bisogno di sabotarli. > Le dissi < Guarda che facce che hanno… > Continuai, prendendo bonariamente in giro i Serpeverde mentre indicavo Cajus e Demetrius. Non che fossero brutti, ovviamente, ma la loro aura rigida e strafottente non sembrava aiutarli nel compito che ci avevano assegnato. Erano, in qualche modo, un po‘ spaventosi e i Mooncalf sembravano poco propensi a voler zampettare attorno a loro, almeno per ora. Tirai con delicatezza Regina, tentando di allontanarla dal punto in cui si trovava, in modo da stemperare quel battibecco e far tornare l‘attenzione sulla lezione. < Hai provato a dar loro un po‘ di mangime? > Domandai, cercando di lasciargliene un po‘ sulla mano. Solo poi rivolsi uno sguardo generale ai presenti, curiosa di vedere come se la stessero cavando.

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    Cassandra Archer, 6^ anno, corvonero
    Interazioni ho interagito con tutti più o meno!
     
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