New Deal

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Auror
    Posts
    31
    Punti attività WWG
    +23

    Status

    Mi presentai al luogo dell'appuntamento con quindici minuti di anticipo. Il cappuccio del mantello calato sulla testa, mi guardai attorno prima di bussare alla porta della locanda magica più famosa d'Inghilterra.
    Immediatamente dallo spioncino apparve la figura di un uomo. Aveva gli occhi rotondi e sporgenti e capelli grigi ed arruffati ai lati della testa, mentre il centro era perfettamente glabro.
    - Severage Tuck. dissi, ben attento a non scoprire il mio volto. L'uomo mi fissò per qualche istante, così tirai fuori dalla tasca una lettera, i cui sigillo era ben visibile e gliela mostrai. La porta si aprì immediatamente.
    “Sulle scale in fondo a sinistra.” gracchiò l'uomo, che adesso che lo vidi per intero, aveva l'aspetto di un goblin, sebbene più alto e ricurvo. - Grazie. dissi entrando nella taverna. Con una rapida occhiata dal di sotto del mio cappuccio, poteri constatare che il posto era molto malandato, parecchio sporco, ma egualmente frequentato. Il vociare giunse alle mie orecchie con prepotenza e potei percepire molti maghi e molte streghe, ma anche goblin ed elfi domestici al seguito dei loro padrini o padrone. Feci per muovere un passo nella direzione indicatami, ma la voce gracchiante del proprietario della locanda tornò a rivolgersi a me: “Posso portarle qualcosa?” Ci pensai su per un istante, prima di rispondergli. - Una bottiglia di idromele invecchiato, e due calici. e così dicendo, finalmente salgo le scale e raggiungo il piccolo salottino privato che avevamo fatto riservare per quell'incontro.
    Mi richiusi la porta alle spalle ed avanzai verso il camino. Passai un dito sul davanzale dello stesso, sporcandomelo completamente di polvere. Sfregai le dita contro il pollice, per ripulirmele dal sudicio. Fissai il camino acceso. Estrassi la bacchetta da sotto il mantello e, puntandola contro lo stesso, lo incantai per essere sicuro che non avremmo ricevuto brutte sorprese.
    Poco dopo arrivò il locandiere portando con sé l'ordine che gli avevo fatto. Lo ringraziai, mettendogli nel palmo della mano due galeoni e quello si congedò con una goffa e scoordinata reverenza.
    Quando si fu richiuso la porta alle spalle, incantai la stanza in modo che dall'esterno non si sarebbe sentito alcun rumore. Di vitale importanza era la segretezza dell'incontro e di tutto ciò che da questo ne sarebbe scaturito. Non potevamo permetterci nessuna leggerezza.
    Mi avvicinai alla bottiglia sistemata sul tavolino. Presa, ne versai un po' del contenuto in un calice, che mi portai alla bocca per sorseggiarne il liquido forte ed ambrato al suo interno. Non mi restava che attendere di essere raggiunto.

    privata Solstice;




    Edited by «wwg - 26/3/2023, 18:18
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Auror
    Posts
    34
    Punti attività WWG
    +109

    Status


    XFI5njT

    William |
    Blackwood |
    36 anni |
    Purosangue |
    Umano |
    Auror |
    What we do in life echoes in eternity.
    Camminava a passo svelto, tra le vie di Londra.
    Voleva arrivare puntale ad un incontro fissato per quel giorno ; era uscito in largo anticipo da casa per evitarsi qualsiasi tipo di problema o contrattempi dell'ultimo momento.
    Non voleva assolutamente rischiare, di presentarsi in ritardo come al suo solito.
    Il luogo scelto era ricaduto sulla locanda più famosa del mondo magico.
    Si abbassò il cappuccio del mantello sulla testa, soltanto quando si ritrovò ad paio di metri di distanza dall'entrata.
    Le nocche si scontrarono contro il legno della porta ed attese, che dall'altra parte qualcuno gli andasse ad aprire
    « Prego, da questa parte. »
    Un ometto, si palesò al di là dello spioncino pochi attimi dopo e fu lui, ad accoglierlo per primo e ad indicargli il piano esatto dove recarsi.
    « La ringrazio. »
    Lo ringraziò, ma non prima di avergli lanciato un'attenta occhiata a quest'ultimo : occhi grandi e sporgenti. Capelli grigi e con una vistosa gobba che lo faceva assomigliare ad un goblin. Era di sicuro un personaggio abbastanza singolare e che non passava certamente inosservato.
    Curioso come un gatto, l'Auror si guardò per un attimo attorno da al di sotto del cappuccio ; quel posto aveva tutta l'aria di essere una locanda in stato di abbandono, oltre che sporca.
    Eppure, al tempo stesso era viva. Frequentata quasi assiduamente da persone ogni singolo giorno.
    William seguì l'ometto senza aggiungere altro, mentre una serie di voci di sottofondo gli avevano accompagnati fino al piano superiore.
    « Eccoci arrivati. »
    Si spostò da un lato, compiendo un mezzo inchino per poi sparire, con un sorriso stampato su volto che mostrava la sua dentatura non troppo perfetta.
    L' irlandese attese che quel losco figuro se ne fosse andato, prima di bussare. Voleva essere sicuro che non ci fosse nessun altro nei paraggi.
    « Spero di non essere arrivato troppo tardi.»
    Avrebbe atteso un invito da parte dell'altro ad accomodarsi, prima di entrare nella stanza. Per poi richiudere la porta alle sue spalle.
    « Voleva vedermi ? »

    © code by high voltage



    Edited by Solstice; - 23/4/2023, 14:03
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Auror
    Posts
    31
    Punti attività WWG
    +23

    Status
    Qualcuno bussò alla porta ed il Generale capì che l'uomo che attendeva era finalmente arrivato. Gli diede il permesso di entrare e gli chiese di richiudere la porta alle sue spalle. Immaginò che il suo interlocutore immaginasse di essere in una stanza protetta da occhi ed orecchie indiscrete. « Spero di non essere arrivato troppo tardi.» l'uomo alto e dalla corporatura asciutta si scusò per il ritardo. Artemio piegò le labbra in un sorriso accondiscendente e gli fece segno di accomodarsi, mentre si premurò di riempirgli il bicchiere con l'idromele. - Niente affatto. gli rispose, - Idromele invecchiato, spero sia di suo gradimento. aggiunse aspettando che l'uomo si sedesse di fronte a lui. Gli porse il bicchiere, aspettando che lo prendesse.
    « Voleva vedermi ? » A quella domanda non potè fare a meno di annuire. L'espressione gli si fece seria e grave. Bevve un sorso di idromele e, dopo essersi umettato le labbra disse: - Ci sono cose urgenti di cui voglio discutere con lei. sollevò a quel punto lo sguardo dal bicchiere, per guardare negli occhi l'uomo che aveva davanti.
    William Blackwood era un auror inglese, ma non un auror qualcunque. Sulla scrivania del Generale erano arrivati non più di dieci fascicoli, contenente il nome di altrettanti Auror, che erano stati valutati con minuzia quali possibili candidati per quella delicata missione. Niente poteva essere lasciato al caso, nemmeno il reclutamento di quei maghi e quelle streghe oltre oceano, dove la situazione stava degenerando in maniera sempre più veloce e, apparentemente inarrestabile.
    Scrutando lo sguardo azzurro limpido dell'uomo che gli stava di fronte, Artemio seppe che aveva bisogno di una prova ulteriore. Non c'era spazio per potersi permettere errori fin dall'inizio.
    - Ma prima di tutto... gli fece serio, - Ho bisogno di sapere se è disposto a riporre la sua fiducia in Albus Silente. disse.
    La fama di Silente era grande, ma si prestava a più punti di vista. Come ogni grande mago, luci ed ombre costellavano la sua figura, poiché solo le persone semplici potevano permettersi di rientrare in un'unica categoria e restarci in eterno. Statici e monolitici. Albus Silente era un grande mago, per quanto stravagante potesse apparire, e per quante fossero le contraddizioni che accompagnavano la sua storia. Un mago troppo grande per essere costretto in una casella, e per questo motivo attirava su di sé tanto consenso quanto scetticismo.
    Artemio Cervantes era fermamente convinto che fosse il solo in grado di poter davvero contrastare Grinelwald e non riconoscere questa verità, equivaleva a mettere tutti in pericolo per mera personale presunzione. Era per questo che il Generale aveva deciso di concedere la propria fiducia e le proprie forze al Preside di Hogwarts e che aveva scelto di usare quel criterio come primo e basilare delle sue collaborazioni future.

     
    Top
    .
2 replies since 26/3/2023, 17:17   132 views
  Share  
.