-
.« ALBUS PERCIVAL WULFRIC BRIAN SILENTE - HOGWARTS' HEADMASTER »
© grindelwald kingdom gdr - ideato e regolato dallo staff, vietata la copia anche parziale
Edited by high voltage - 29/9/2022, 17:12. -
..
-
.
Guardai l'ora sull'orologio che avevo estratto dal taschino. Fra esattamente 2 minuti sarebbe apparsa la passaporta che mi avrebbe condotto alla Confederazione Magica Internazionale, la MIC. A convocare l'assemblea era stato Albus Silente. Finalmente, aggiungerei.
Grindelwald aveva iniziato a muoversi con sempre maggiore libertà, e dalle notizie che c'erano arrivate dal continente europeo, sembrava che i governi degli Stati non avessero un piano univoco per affrontare l'emergenza. Inarcai un sopracciglio, pensando tristemente che era un atteggiamento tipico degli Europei, così testardamente legati alla sovranità nazionale dei loro piccoli regni, monarchici o repubblicani che fossero.
Ecco che mi si materializzò davanti un vecchio cappello dalla falda larga. Non esitai ed una volta afferrato venni risucchiato dal vortice magico spazio temporale che mi avrebbe portato a destinazione.
Arrivato alla radura, entrò nel cerchio di pietra che delimitava l'area protetta dove sorgeva la struttura ad anfiteatro che ospitava l'assemblea della MIC. Prima che Silente possa aprire le danze, mi permisi di prendere la parola, - Chiedo scusa a nome della Presidente Addams per la sua assenza. dissi guardando tutti i presenti. Pochi. Molti dei seggi erano vacanti, prevedibilmente quello della Germania. Quel viscido verme di Vogel non aveva perso tempo a schierarsi con quello che doveva essergli sembrato il più forte.
- Generale Artemio Baltasar Cervantes Murillo, rappresento qui oggi il MACUSA. Mi presentai poco dopo, prima di accomodarmi nel seggio assegnato agli States.
Ascoltai con molta attenzione il discorso con il quale Silente aprì la discussione. Dalle parole del preide di Hogwarts, constatai che la situazione era ben più grave di quella che le nostre fonti ci avevano disegnato. Mi passai una mano sul volto, mentre con l'altra continuavo a scarabocchiare nomi e fatti sul foglio di pergamena che avevo davanti. «Grindelwald sta approfittando della guerra babbana per riorganizzare le sue alleanze. Persino nei nostri ministeri è stato instillato il seme del male, pronto a sbocciare appena ce ne sarà l’occasione.»
Sollevai lo sguardo, incrociando per un secondo soltanto, quello limpido di Silente. Non aveva detto niente di nuovo, nulla di non previsto o sorprendente. Che spie doppiogiochiste fossero un po' ovunque era un rischio calcolato, d'altronde della loro basilare funzione ne aveva già parlato Sun Tzu nel suo saggio “l'arte della guerra”, e allora Cristo non era ancora arrivato su questa Terra.
Ciò che mi turbò nel sentire quelle parole, fu pensare a mio figlio, Josè. Lui non era una spia, no... lui aveva scelto di schierarsi dalla parte del male per altri motivi che forse non c'entravano davvero nulla con quello che Grindelwald andava predicando come un Messia d'odio. No... Serrai la mascella, consapevole che la colpa fosse mia. Quanto avrebbe dovuto sbagliare prima di capire e ritornare sui suoi passi? Non volli pensarci.
Fu il turno del Ministo Hais, Ministro francese di prendere la parola. Ascoltai in silenzio e con attenzione anche lui. I Francesi avevano da sempre un'ossessiva paranoia nei confronti del pericolo che la Germania potesse costituire per loro ed il resto d'Europa. Dopo la passata guerra poi, quella paranoia era diventata estenuante, talmente estenuante da autorizzare la legalizzazione di maledizioni messe al bando per la sicurezza di tutti.
Conoscevo la guerra, ed ero consapevole di come le regole del vivere civile potevano essere schiacciate o messe da parte in casi di estrema necessità. Conoscevo così bene tale prassi che ne ero terrorizzato. I rischi di tali politiche doveva essere ben soppesati. E soprattutto, era necessario agire di concerto. Ma gli europei erano estremamente restii a mettersi in discussione ai fini della cooperazione.
Toccò a me prendere parola, quindi mi alzai e mi schiarii la gola. - Com'è ben noto, il MACUSA opera in maniera indipendente rispetto al governo dei NoMag. Le nostre regole erano davvero molto rigide rispetto alla convivenza con chi non aveva a che fare con la magia. Anche questo ormai lo sapevo fin troppo bene... - A differenza di quest'ultimo non abbiamo intenzione si starcene con le mani in mano mentre i nostri fratelli e sorelle oltre oceano muoiono per i capricci di quel pifferaio magico di Gellert Grindelwald e di coloro i quali hanno appoggiato la sua crociata fraticida. continuai voltandomi verso gli altri presenti, - Abbiamo i mezzi e gli uomini. Non esiteremo a metterli a disposizione di un piano corale per fermare quel pazzo. A mio avviso, non c'era tempo da perdere. Bisognava pianificare assieme, ponderare sul da farsi con saggezza, certo, ma con velocità.
- Nei limiti della legalità, che intendiamo perseguire fin quando non sarà strettamente necessario il contrario. conclusi guardando Albus Silente, prima di rimettermi a sedere.. -
..
-
.nome pg | Diana
cognome pg | Johnson
età | 26 y.o
stato di sangue | nata babbana
razza | strega
occupazione | auror'Till the roof comes off, 'till the lights go out 'Till my legs give out, can't shut my mouth© code by high voltage
. -
c h a o s.
User deleted
Hyunjin& Yoongi Kim
Kim▪ 24 ▪ purosangue ▪ occlumante ▪ ministeriale ▪
▪ 45 ▪ purosangue ▪ occlumante ▪ ministro della magia coreana ▪© code by high voltage
. -
.« ALBUS PERCIVAL WULFRIC BRIAN SILENTE - HOGWARTS' HEADMASTER »
© grindelwald kingdom gdr - ideato e regolato dallo staff, vietata la copia anche parziale
. -
..
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Seguendo l'esempio degli studenti in gita che hanno un po' svincolato i turni, spero di non disturbare nessuno se mando ora il post vist che ho un attimo di tempo sarebbe stato il turno di papà Cervantes, se per il prossimo giro preferite, mi riallineo!.
-
.cornelius hemerich rosenberg45 anni ~ purosangue ~ legilimens / occlumens ~ ministro della magia tedesco
© code by high voltage
. -
.
Certo che Grindelwald non era un pazzo, o per lo meno non lo era nel senso che mette in dubbio la sua facoltà di intendere e di volere. Ma lo era in quanto portatore di un'idea folle che stava costando vite su vite. Mi toccai il naso, ascoltando i politici parlare. Volevano che gli si assicurasse la buona uscita del piano. Volevano certezze e con la loro bocca riempivano l'aria di obiezioni e paroloni di cui erano ben capaci, ma che di sostanza avevano ben poco. Il mio sguardo si posò su ognuno di loro. Erano tronfi, consapevoli di essere loro a dettare le regole nei loro paesi e decisi a non essere da meno in questo contesto di... confronto.
Proteggere i civili, sicurezza del loro popolo, maniere forti... Mi morsi l'interno della guancia, cercando di mantenermi calmo e lucido. Non era abituato ad ascoltare ciò che consideravo palesi idiozie, ma, a differenza di molti dei presenti, sapevo riconosce la necessità di mettermi da parte per il vero interesse comune.«Una squadra di ricerca. E’ questo che vi chiedo. Mettere insieme auror, guaritori, professori di nazionalità diverse. Una compagnia che possa pungolare l’interesse di Grindelwald e spingerlo a venire allo scoperto.»
Ascoltai la richiesta di Silente e mi sembrò ragionevole, degna di uno stratega. Ma non riuscii a trovare senso nella diffidenza del governo Francese nelle persone che lo rappresentavano. Quali rassicurazioni volevano? Come potevano pretendere di avere delle certezze, quando, essendo dei politici, avrebbero dovuto avere ben chiaro che l'imprevedibilità la variabile che dettava i termini di ogni equazione. - Abbiamo altra scelta? chiesi ai presenti dopo aver ascoltato ogni legittima obiezione, - Signori i nostri dubbi sono legittimi, ma dobbiamo dare atto all'incontrovertibile fatto che Albus Silente sia l'unico qui dentro che può dire di conoscere il nostro comune nemico. un semplice fatto. Per quanto Grindelwald aveva mostrato un'abile imprevedibilità ed una fastidiosa preveggenza verso le nostre mosse, non poteva essere invincibile. Nessuno può permettersi la presunzione di pensarsi invincibile, specialmente quando fra le file nemiche si scorgeva colui che un tempo avevi chiamato amico.
- Non esiste una sola azione che possa garantirci la vittoria, spetta solo a noi fare il possibile. Il rischio è naturalmente commisurato all'impresa. Provarci riduce quello assai più temibile di un mondo che fa leva sull'odio e la ferocia. aggiunsi, cercando di sottolineare ragionevolmente l'irragionevolezza della pretesa di garanzie. Anche se come il ministro della cooperazione internazionale, ero assai curioso di conoscere i dettagli su come Silente aveva immaginato la sua “squadra di ricerca” - Quindi se è di un atto di fiducia grandissimo di cui c'è bisogno, avete la mia fiducia e quella della Presidentessa Addams. concludo girandomi a guardare Silente.
E fu proprio in quell'esatto istante che fece il suo ingresso un'altra personalità del panorama politico magico eurpeo. CORNELIUS HEMERICH ROSENBERG, il successore di Vogel, Ministro della Magia Tedesco. Fu la prima volta che lo vidi dal vivo, ma la sensazione che sentii pervadermi alla sua presenza, non mi disse niente di buono. Fiutai l'acre odore di acqua stagnante che mi capitava di sentire in ogni circostanza poco limpida in cui mi ero ritrovato.
Ascoltare le sue parole forbite e ricercate per dare credito a tutte le chorradas che la sua bocca riuscì a tirar fuori, confermò i sospetti che il mio naso aveva già percepito. Mi domandai con quale faccia tosta si fosse prodigato tanto per essere lì a difendere la causa di Grindelwald, quando questa assemblea era stata caldamente voluta per trovare un modo di contrastarlo?
- Ministro Rosemberg, se avessimo saputo del sodalizio con l'operato del suo predecessore, le avremmo risparmiato il viaggio. mi permisi di intervenire, facendo troppa fatica a continuare a star zitto, - Lei è qui per convincerci che la causa di Gellert Grindelwald è buona e giusta? Credo che sia lei a non aver inteso il significato di questa assemblea. A quel punto tornai ad alzarmi, fronteggiandolo sebbene a distanza.
- L'unico sangue che vale la pena di essere versato, è quello di coloro che si battono per un mondo dove idiozie come la superiorità del sangue non facciano più presa nel cuore degli uomini.
Le nostre leggi concernenti i rapporti con i NoMag sono rigidissime, ma che possa cogliermi un fulmine, non me ne starò ad ascoltare baggianate che antepongono la nostra sopravvivenza alla loro. conclusi battendo i palmi delle mani sullo scanno di legno dietro il quale ero. Non avrei tollerato una sola parola in più detta da quel Kraut Cabron!.