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    ✶ La Foresta proibita. Un posto dove anche i coraggiosi non osano avventurarsi. Un mantello di stretta vegetazione oscura che si apre al pari di una macchia di pece grondante da un pentolone rovesciato per sbaglio su una porzione troppo ampia di terreno. La lezione sta per cominciare e di certo è noto a una buona porzione di studenti – i più accorti – come erbologia sotto la guida della professoressa Doyle non sia la solita scampagnata da serra e zappette magiche. Alta la luna gronda la sua luce argentea su un sentierino scavato in mezzo all’erba fresca che si dirama in un serpente annoiato giù per un mesto declivio fino a costeggiare l’esterno della foresta che si alza con un muro di fusti più o meno sottili a creare una palizzata di legno e fogliame naturale contro la vista di qualsivoglia mago o alunno della scuola di Hogwarts.

    «Forza mie cari, non attardatevi! »

    La voce della professoressa Doyle è davvero l’unico appiglio nella penombra ovattata della notte. Una presenza longilinea e snella che si staglia in un abito blu scuro a scendere di quattro dita sotto le ginocchia; colletto alto, maniche rigorosamente a sbuffo e scarpe basse, per quanto di taglio elegante, utile ad evitare di fare il trampoliere su qualche sasso dimenticato dagli Dei in mezzo alla stradina sterrata. Le braccia piegate a sostenere un grosso tomo di erbologia e poco altro se non una nuvola irriverente di boccoli d’oro a danzare contro i tratti del viso della mezza Veela. Labbra corrucciate e denti mossi a mordicchiare la linea inferiore della bocca piena del tutto priva di segni di trucco.

    «Chi riuscirà a trovare i semi di Felce otterrà un voto sufficiente, mentre per tutti gli altri si prospetteranno splendidi giorni a pulire i vasi delle mandragole dentro la mia serra, non siete entusiasti della cosa? » Trilla la vocina della mezza “fata” ed è certa non serva girarsi per guardarsi dietro e contare chi sono quelle povere anime che – vuoi per curiosità o sfortuna – hanno convinto i tutori o genitori a firmare il permesso per avventurarsi in una scampagnata dai risvolti potenzialmente mortali. Le dita della mano destra di Creirwy arrivano a tamburellare sulla copertina del libro pressato contro il seno; una sola scintilla di luce lunare a toccare l’anello d’argento e agata scura che porta a cingere il dito indice; l’unico suono al momento ad accompagnare scalpiccii vari e il rintocco della bacchetta legata alla vita della maga da cui pende anche un borsello di pelle adeguatamente incantato per farci entrare chissà che.

    «Vediamo chi di voi si è preparato a dovere invece di tergiversare e scantonare l’apprendimento. Immagino abbiate portato il manuale di erbologia magico. Vi consentirà di trovare la pianta che stiamo cercando, inoltre voglio sperare nessuno abbia dimenticato i sacchettini di velluto color crema e i guanti da raccolta! » Un solo rintocco a condensare il fermarsi della mezza Veela all’imbocco della foresta, volgendosi adesso alla comitiva alle sue spalle; spalle che vengono scrollate con disinvolta leggerezza.

    «Ah. » Sospiro lieve ed enigmatico. Sono lì quegli occhi d’ametista a incastonarsi nel bianco dell’incarnato che risalta con ancora più forza contro lo sfondo drappeggiato d’ombre e pericolo che il bosco riserva a qualsiasi incauto visitatore. Un gonfiarsi di gote per la professoressa e un espandersi del torace quasi a volersi dare un tono meno leggero e più impositivo aprendo il libro ed estraendo una piuma dal suo borsello magico per prepararsi ad appuntare qualcosa.

    «Nome e cognome, anno di frequenza ad Hogwarts, casata e copia del permesso di tutti. Passate qui da me e poi iniziate ad addentrarvi nella foresta senza separarvi e… » Ecco quel sorriso tagliente affiorare per un nano secondo contro i lineamenti della mezza Veela quanto uno spaccato macabro e vagheggiante agli occhi dei suoi studenti. «… Tenete mano alla bacchetta. Non si sa mai. »



    La giocata è strutturata per creare una lezione che permetta agli studenti di conoscersi un po' e a noi giocatori di divertirsi. Tutti gli "alunni" sono ovviamente benvenuti, aggiungetevi o mandatemi un MP. Vi lascio ciò che si può trovare sui libri di erbologia in possesso degli studenti in modo possiate giocarvi il tutto direttamente on-game. Per dubbi contattatemi pure via MP! :lol:

    Estratto dal libro di erbologia:

    "Nella notte di luna fiorisce la felce. E' questa un'erba che nessuno ha mai vista in fiore; perchè, in un momento della stessa notte fiorisce, forma il seme, e torna ad essere come prima. Sarebbe atto empio stare a spiegare il momento di quella fioritura. Chi, steso un fazzoletto sotto la pianta, andasse a crocicchio, poggiando il mento su di una forca, vedrebbe un andirivieni di fate a beffarsi di lui; ma, in compenso, passata la notte e raccolto il fazzoletto, coi fiori che per avventura vi cadessero, avrebbe seco un talismano potentissimo per ottenere da altri qualsiasi cosa: per esempio favori, merce a buon mercato, perchè quei fiori eserciterebbero una forza irresistibile da far piegare qualunque volontà"

    La felce fiorisce solo di notte per un secondo e solo i più fortunati possono sperare di osservare un simile evento. Si dice che osservando fra le sue foglie al chiar di luna si vedano insoliti accadimenti. I semi di questo vegetale sono ricchi di magia e impiegati per le pozioni più insolite e complesse.

     
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    Ci voleva una certa dose di masochismo o una vera passione per erbologia per essere fuori a quell'ora, ancora con la divisa, ancora con il libro pronto. Quale delle due fosse il caso il caso di Evangeline era difficile a dirsi ma per sopravvivere alla serata di studio aveva allentato il cravattino e slacciato il primo bottone della camicia , si era anche concessa di indossare un paio di stivaletti che facessero ben presa sul terreno, invece delle scarpe, naturalmente intonati ai pantaloni neri dal taglio pratico. I capelli castani erano tesi in una coda alta ed ordinata che lasciava il viso libero dalle consuete ciocche ribelli e la sacca era stata svuotata da tutto ciò che non era necessario. La bacchetta stava infilata nel fodero della cintura pronta all'uso più per abitudine che per preoccupazione. A passo regolare e spedito camminava di buon grado tra i compagni,mescolandosi più volentieri ai serpeverde del suo anno piuttosto che restare indietro con gli altri. Altri che comunque non erano così numerosi e che aveva osservato con una certa curiosità.
    Fu così che passò la maggior parte del percorso a camminare tra Adolph e Midnigth parlando poco ed osservando la strada.
    Solo giunti a destinazione aveva alzato lo sguardo alla luna che piangeva raggi candidi sulla foresta incombente ed.. aveva tossicchiato davanti alla prospettiva di infilarsi la dentro. Le sue labbra si erano stirate in una linea sottile vagamente preoccupata ma non aveva proferito parola alcuna limitandosi ad ascoltare la professoressa Doyle elargire minacce ed indicazioni. Slacciò la sacca, estrasse il libro di erbologia e ne approfittò per tirar fuori il permesso firmato in calce da sua madre. Poi si mise in coda con gli altri cercando di raggiungere Hyun alla quale rivolse un breve commento divertito, a voce relativamente bassa , tanto da fare il possibile per non farsi udire dalla professoressa < si accettano scommesse su chi ha gli occhi più veloci > il suo accento aveva ancora una pressante nota francese, le parole scivolavano via spedite ma sempre curiosamente ammorbidite sulle sillabe più dure < io baderei ai corvonero più degli altri > lanciò uno sguardo dietro di se, dove le sembrava di aver intravisto la testa riccioluta di Charlie < mi hanno detto che sono insospettabilmente competitivi > . Le sue labbra si ammorbidirono in un sorriso accennato prima che si presentasse alla professoressa consegnando il foglio firmato < Evangeline Hais, quinto anno, Grifondoro > e la superò addentrandosi di una decina di passi dal punto di controllo. Il suo sguardo scandagliò prima la foresta buia. La luna poteva far poco infilandosi tra le fronde. Sul suo viso c'era un'espressione perplessa, vagamente dubbiosa. Quando parlò, fu poco più di un sussurro destinato a perdersi nella notte < che serata romantica, la luna...la foresta inquietante. Tutto meraviglioso direi> scosse leggermente la testa e tornò a voltarsi verso i compagni mentre ritirava il libro per prendere i guanti da raccolta.





    Edited by Ligthstar - 28/5/2022, 14:09
     
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    Nonno Vermilion aveva riso di gusto quando aveva trovato la pergamena con il permesso per la lezione più assurda di sempre. L’aveva firmato dopo aver smesso di ridere, dando una pacca sulla spalla a Midnight, dicendogli che quella fosse una grande occasione. Il ragazzo sapeva però come quelle parole non nascondessero alcun complimento e nessun segno di ammirazione verso chi aveva organizzato la lezione e chi aveva dato il permesso per metterla in atto. Fatto sta, comunque, che controvoglia il Vermilion si era presentato alla sua primissima lezione di Erbologia con la Professoressa Doyle, che fino a quel momento aveva cercato di evitare il più possibile. Non è che Erbologia non gli piacesse, la sufficienza riusciva comunque a raggiungerla grazie agli appunti che gli venivano forniti dagli altri, solo che non ci teneva a condividere la stanza con quella donna. “Fortunatamente” in quel momento si stavano dirigendo in una foresta, di notte, per cui i suoi mutamenti involontari sarebbero stati meno visibili ad occhi indiscreti. Camminava con sicurezza vicino ad Evangeline, che era in mezzo a lui ed Adolph. Lui e Hyun si erano dovuti sorbire le sue lamentale già dai sotterranei. « Che stronzata. » aveva detto, rude come sempre mentre con sicurezza camminava lungo il sentiero. Gli scarponi che avevano preso il posto delle classiche scarpe impattavano contro il terreno, agevolandolo nei movimenti. Infilati in essi c’erano dei pantaloni che sembravano da lavoro e sopra aveva indossato una maglietta nera qualsiasi che veniva in parte coperta dal mantello internamente foderato di verde. Se qualcuno gli avesse dato una pala, era certo che lo avrebbero scambiato per un campagnolo qualunque. Ma in ogni caso, riteneva di aver un abbigliamento più adatto rispetto a quello della Professoressa, che sembrava più li stesse portando in una foresta fatata a fare un picnic circondati dai ciliegi e non nella foresta proibita durante la luna piena a raccogliere… Cosa è che aveva detto? Bah. Non è che gli interessasse troppo. Come non gli interessava minimamente delle ridicole minacce che le piaceva elargire per darsi importanza, come se la rendessero in qualche modo più competente. Lo sguardo glaciale si spostò su Charlie, nel momento in cui egli sentì il commento di Evangeline. Scosse la testa. « Io spero si sia portato un repellente per ragni giganti, perché questo postaccio non è il luogo adatto a pensare alla coppa delle case. » le disse semplicemente. I corvonero di solito erano previdenti, quindi non aveva motivo di non pensare che un secchione sfigato come Charlie non si fosse preparato per ogni possibilità. « Ma Mr. Son figo, son bello, sono Prefetto non c´é? » chiese poi, con un ghigno largo mezzo chilometro, pensando a Charis, che non aveva ancora visto. Bhé, forse non ci aveva prestato troppa attenzione effettivamente. Tiró il cappuccio sopra la testa, avvicinandosi alla figura della mezza Veela. « Midnight Vermilion, quinto anno, Serpeverde. Qua il permesso. » le disse senza guardarla in faccia, andando a porgerle la pergamena firmata dal nonno. « Posso farle una domanda, Prof.? » domandò, inumidendosi le labbra carnose. « Che voto darà a chi si ferirà per questa buffonata che ha fatto passare come un’occasione più unica che rara? » Midnight era una persona irriverente e sempre sopra le righe, ma quella era, sotto sotto, una domanda legittima. Quella stupida ricerca nel buio era stata aperta a tutti gli studenti e lui aveva visto anche ragazzini più piccoli scorrazzare qua e là, avvertendo il brivido di paura ed eccitazione che solo ciò che era Proibito riusciva a lasciare.

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    Non era stato facile ottenere il permesso da suo fratello per poter partecipare alla lezione di erbologia, complice il luogo altamente pericoloso e il dubbioso improvviso interesse della serpeverde per la materia, ma alla fine Hyun era lì in mezzo a tutti gli altri con tutto il necessario per partecipare. Quando si era informata sul prezzo di mercato dei semi di felce si era chiaramente sentita motivata nel presentarsi a lezione, quindi eccola lì con un paio di pantaloni di velluto a coste di un blu notte, infilati in scarponi adatti al terreno sconnesso, a completare il look un maglione di lana marroncino dal cui colletto spunta una camicetta bianca. Stranamente il volto della serpeverde è pulito, non ci sono strani cappelli a nasconderlo probabilmente perché nell'oscurità della foresta si sente a suo agio tutto sommato. Guarda i suoi bodyguard.. ehm compagni di avventura, ignorando di proposito il pessimo umore di Midnight che già aveva avuto modo di percepire lungo tutto il tragitto fin lì. Piuttosto guarda Adolph e gli lancia un'occhiata < Almeno tu rimani concentrato, quello che prendiamo ce lo teniamo e ci dividiamo il guadagno.. ricordi? > Solleva gli occhi e sussurra con fare cospiratorio, poi conscia dell'avvicinamento di Evangeline tira fuori la sua aria più angelica. < Sarà una competizione interessante in cui bisognerà tenere gli occhi ben aperti. > Nel senso ovviamente di seguire i più svegli e rubare parti del bottino al momento giusto, nella foresta proibita può succedere di tutto.. e le scappa un sorriso quasi radioso. A quel punto del discorso si rende conto che è il suo turno per avvicinarsi alla docente e così le allunga il suo permesso senza impegnarsi troppo. < Hyun O, serpeverde. > Si ferma un momento e controlla di avere la bacchetta ben a portata di mano. < Ah si, quinto anno. >

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    Edited by Hyun O - 26/5/2022, 23:28
     
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    Da quando si ha memoria Pozioni e Erbologia sono sempre state le materie preferite di Adolph; quelle per cui non si è mai tirato indietro e per cui si è sempre ritrovato a raggiungere l'aula per primo. Sempre, tranne in quella notte di luna in cui è andato camminando assieme ai compagni verso la foresta proibita. Camminando al fianco destro di Midnight non gli fu difficile sentire il commento del coetaneo e quello di Evangeline riguardo agli occhi più veloci. Lui, come era prevedibile, accolse tutto con una mezza alzata di spalle illuminando lo sguardo con un guizzo attento e incuriosito solo nel momento in cui la professoressa cominciò a parlare "Sapevo che la Doyle non ci avrebbe portato qui a caso! E sia anche chiaro che non ho tempo di stare dietro a battibecchi vari. Voglio vedere il secondo preciso in cui la Felce fiorisce" Quelle furono le parole che rivolse in un sussurro al gruppetto di compagni che gli stava accanto, rispondendo indirettamente anche a Hyun che sperava di vederlo concentrato in quella gara. Riguardo ai materiali lui si era portato dietro tutto nella sua comoda tracolla in pelle di drago che teneva addosso e per far sapere alla Professoressa Doyle che non si era dimenticato nulla andò ad annuire quando lei disse di non tergiversare, estraendo dalla borsa il proprio libro e mettendosi a ricercare in indice la pagina in cui si trovavano le informazioni sulla Felce. "Voi avete portato tutto, vero? Perchè sia chiaro, io non condivido!" Categorico nel parlare, rivolgendosi principalmente a Midnight e Hyun anche se non andò a guardarli direttamente. Così, leggendo da buon amante della materia, arrivò di fronte alla professoressa consegnandole il permesso firmato dalla madre e annunciancosi con un "Adolph Casimir Hall. Serpeverde, quinto anno" Lo sguardo verde cangiante si alzò per un breve istante nel presentarsi alla docente, passole poi oltre e dicendo ai suoi amici "Andiamo! Niente scommesse, niente rumori. Concentrati! Voglio vedere la Felce fiorire!" Quella sua volontà venne ripetuta ancora una volta, con il tono deciso di chi non ammette repliche e di chi è dentro la competizione fin dentro il midollo. Lo sguardo saettò come glaciale tra Hyun, Evangeline e Midnight, prima di richiudere il tomo d'erbologia. Tomo che andò a stringere in petto mentre cominciava il suo viaggio in quella caccia al seme di Felce. Ogni senso si era attivato in quella ricerca e solo per un attimo andò a dire in un flebile sussurro a chi aveva più vicino del gruppetto, ovvero Midnight. "Speriamo di incontrare qualcuno che possa darci una mano " Quel sussurro uscì intimo come se ci fosse dietro un sottotesto lungo chissà quanti chilometri, di chi può sapere se lo vede in dormitorio o in Sala comune. Le labbra vennero umettate dopo essersi stirate in un accenno di sorrisetto storto, commentando solo da ultime le parole della Grifondoro riguardo al romanticismo di quella sera. "Chissà cosa accadrà nel momento in cui la vedremo fiorire" Meditavo e sognante, come se desse per scontato di riuscire ad essere tanto fortunato di assistere alla fioritura del fiore di felce. Inutile dire che quelle parole le portò sempre scandagliando visamente la vegetazione, ormai totalmente assolto da quella sfida.


    interazioni: Prof Doyle, Evangeline, Midnight, Hyun
     
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    ✶ Naturale lei, in qualità di professoressa, non possa che passare in rassegna i vari permessi esibiti dagli studenti a sua richiesta. Passi protesi a mordere senza fretta i metri di distanza fra la mezza Veela e le altre creature viventi antistanti il suo essere; tic toc. Tic toc. Perfino su quel sentiero dove la terra è schiacciata a creare un tappeto morbido e naturale, i piedi della professoressa hanno il suono di un docile incedere danzante.

    «Precisa come sempre signorina Hais. Spero di potermi aspettare grandi cose da lei in questa nostra piccola e amichevole competizione» figuriamoci se Chrisell non getta "benzina sul fuoco" coadiuvando il tutto a una raccolta della documentazione di permesso che arriva a infilare distrattamente fra la chiusura del tomo di erbologia e la sua ultima pagina. In coda, letteralmente, come se quello fosse il posto destinato a quelle firme, nei suoi pensieri e anche nei suoi gesti. Un nuoto rintocco delle dita della mandritta sul libro e il sospiro languido dell'apparente noia a intrattenere quel visetto avvolto da boccoli dorati di poco inclinato verso l'invito argenteo creato dalla luna nel primo tratto della Foresta Proibita.
    Avanzare, tenendo il mento levato a differenza di Midnight che non si sa dove stia guardando di preciso, salvo evitare la sua direzione.

    «Aehm.» uno schiarirsi di voce accompagnato dall'inarcarsi delle labbra piene e da una sorta di ghignetto che perfino gli altri studenti presenti possono osservare, se interessati a volgere la vista sulla pelle candida del volto della mezza Veela «Signor Vermilion, vero? Bene, bene. Mi ci faccia riflettere un istante..» sulla domanda del serpeverde? Naturale. Ecco il tono farsi mellifluo. Una carezza invisibile per l'udito e un pozzo di miele in cui chiunque può avere la percezione di annaspare fino a completo invischiamento e dispersione delle facoltà mentali. «Iniziamo con una percentuale di voto sulla sua sfrontatezza, che gliene pare? Meno dieci punti alla casata di Serpeverde» spallucce, sotto il vestito fluttuante di "nulla". «Ma potrà riguadagnare il maltolto e di più se saprà dimostrare a me e ai suoi compagni che oltre alla fanfaroneria, è un mago talmente capace da tornare con tutte le sue appendici corporee incollate al posto giusto.»

    Tanto per sottolineare una volta di più che è una lezione potenzialmente pericolosa. Non vuole certo negare la cosa ai suoi studenti o mitigarla fra le righe di un agire incauto. «Prenda esempio dalla signorina O e dal signor Hall. Per quanto sia della sua stessa casata ha ben chiaro il limite della decenza di linguaggio verso un professore di Hogwarts» semplice raggiungere coi propri passetti lievi anche Hyun e Adolph andando a rendere il sorriso meno sfrontato e più conciliante «Mi spiace, miei cari. Bisogna sapere quando tenere a freno la lingua e quando muoverla. Sono certa che saprete colmare la lacuna prodotta dal vostro compagno» ed accentua la frase volutamente, per farsi ben udire da Midnight e istigarlo – quasi -. Uno sguardo anche a Charlie al momento il più silenzioso del gruppetto di studenti.

    «Allora, non ci si muoverà all’eccesso nel cuore della Foresta proibita ed in ogni caso, vi prego di ricordarvi l'incanto per richiamare la mia attenzione, dovesse succedere qualcosa di inaspettato>> Ma si, dai. Chi non conosce il simpatico incanto per sparare razzi d'aiuto dalla punta della bacchetta? Neanche sta a rispiegarlo la professoressa, dando le spalle al gruppetto di studenti «La felce che cerchiamo ha dei colori particolari. Le punte delle foglie sono argentate e sotto la luna assumono la lucentezza dell'acciaio. Dovreste cercare nelle zone a nord degli alberi, perché queste piantine amano ripararsi fra le radici nodose. Circa a mezzanotte si ha la speranza di osservare i fiori misteriosi e dalla corolla dei loro petali, al morire degli stessi, cadranno delle gocce simili a rugiada che, raccolte, prenderanno poi la forma di veri e propri semi. Ve ne basta uno a testa, giusto per poterlo curare in serra. Se ne ottenete di più, tanto di guadagnato. Io vi seguirò guardandovi le spalle, ma ricordate..»

    Altra attesa. Altro battito del cuore che aumenta, consapevolmente al pericolo di quel luogo che attende come un groviglio di rami e morte le sue vittime.

    «La vostra vita è chiusa nelle vostre stesse mani. Avete ancora tempo per tornare indietro. Il vostro voto non subirà abbassamenti di sorta se avete timore di perdere un dito o un pezzo di piede nell’impresa. Spero anche che il professor Morningstar vi abbia insegnato qualche incanto di difesa o attacco efficiente nelle sue lezioni.» Ovvio stia parlando dell'istruttore di difesa contro le arti oscure; in quel bosco non si sa mai.
    Intanto la Doyle sembra accennare ai più giovani della comitiva di stare assieme a lei se lo desiderano e ai più coraggiosi di anticiparla dentro la Foresta Proibita. ✶


    Cercherò di rispondere a intervalli di tre giorni no e un giorno si per permettere a tutti di dire la loro. Forse la role si allungherà un po', ma così possiamo permettere a tutti di unirsi!! =)
    Potete muovere i vostri personaggi assieme, in gruppetti, chiedere alla mia professoressa di seguirvi, insomma, quello che volete!!!

    Nel libro di erbologia, voleste consultarlo on game, si può trovare una descrizione della felce e anche del suo fiore, di un azzurro delicato. Tende a sfiorire dopo pochissimi minuti dallo sbocciare che avviene in concomitanza con la mezzanotte. La luce della luna dove i rami sono più diradati nella foresta, aiuta a vedere dei punti grigio chiaro che paiono sostare in nugoli di tre o dieci, sospesi al massimo quindici centimetri da terra; sotto essi, delle foglie lanceolate dalla punta color acciaio.

    Chiaramente il professore menzionato è quello di Lucius Morningstar professore di difesa contro le arti oscure ad Hogwarts.


    Edited by Creirwy - 28/5/2022, 06:58
     
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    Si era assopito con la testa su uno dei libri che aveva iniziato dopo il pranzo, voleva studiare alcune proprietà magiche ed era riuscito a passare tutto il pomeriggio su quel libro. Fortunatamente aveva sentito alcuni dei suoi compagni uscire dalla sala grande per poter raggiungere quella che era la lezione di Erbologia, certo lui dovette rimanere più a lungo, in quanto dovette passare dai dormitori per potersi dare una sistemata.
    Appena ebbe finito di darsi una sistemata aveva riposto il libro all'interno del proprio zaino, insieme a quello di Erbologia, andando a prendere poco dopo la propria adesione, che era stata firmata dal padre, sulla volontà di frequentare la Foresta Proibita. Era curioso di vedere cosa gli avrebbe fatto fare la professoressa, sarebbe stato senza dubbio qualcosa di interessante.
    Appena arrivò a destinazione salutò con un cenno del capo la professoressa, parlando poco dopo
    <<buonasera, professoressa, mi scusi il ritardo...>>
    Aveva parlato con tono chiaro, quasi come se non si fosse mai addormentato, inoltre il proprio volto non aveva alcun segno che avrebbe potuto far capire agli altri che aveva dormito fino a quel momento.
    Si mise accanto ad altri, ascoltando attentamente le parole della professoressa per poi inizare a sfogliare il libro di Erbologia che aveva portato con sè e che aveva estratto dal proprio zaino a monospalla, trovando l'argomento che stava trattando la professoressa, ma non appena quest'ultima chiese di portarle l'adesione, Gilbert aveva chiuso il libro, che aveva rimesso all'interno dello zaino per poi portare la copia dell'adesione firmata e compilata, pronunciando il proprio nome e cognome
    <<gilbert Shadown, 5°Anno, Grifondoro>>
    Detto ciò aveva deciso di avvicinarsi ad EVANGELINE, alla quale rivolse un piccolo sorriso
    <<ciao, ti va di fare squadra?>>
    Magari insieme avrebbero potuto battere gli altri in quella piccola competizione amichevole, nonostante non gli piacesse l'idea di poter entrare in competizione con qualcuno.
    Sentì attentamente le parole di MIDNIGHT, così inarcò un sopracciglio mentre un piccolo sogghigno gli si formò sul volto
    <<sono proprio dietro di te...>>
    Aveva detto con un tono di voce abbastanza pacato per poi affiancarlo, guardandolo attentamente, quasi come a volerlo studiare.
    <<non mi sarei mai potuto perdere una lezione interessante come questa, che Prefetto sarei se mi fossi perso una lezione?>>
    Aveva chiesto in modo retorico al ragazzo, inclinando leggermente il capo. Il serpeverde aveva ragione a domandarsi dove fosse finito Gilbert, così decise di dargli alcune spiegazioni, non per vantarsi, non gli interessava vantarsi.
    <<ho studiato fino a poco fa, Incantesimi...>>
    Aveva detto una mezza verità, in fin dei conti sempre di Incantesimi si trattava.

    Conversazione con: -Midnight; e Ligthstar
     
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    Mentre gli altri terminavano l'appello e consegnavano i documenti lei si era infilata sulla mano sinistra il guanto da raccolta ed aveva appeso l'altro alla cintura che le stringeva i fianchi. Lo sguardo non seguiva però quello che stava facendo e la sua attenzione era invece catalizzata, momentaneamente, dai preparativi dei compagni. Motivo per il quale si rivolse ad Adolph con una leggera scrollata di spalle < i tuoi guanti non andrebbero quasi a nessuno ,Hall, hai le mani troppo grandi > constatò in tono pacato < sarebbe un prestito inutile. Però se serve ho un secondo sacchetto, sia mai che la fortuna non ci baci e quelli che abbaiamo non bastino > non parve troppo convinta nemmeno lei, tant'è che il tono si affievolì sul finale lasciando la questione un po' in sospeso...come la speranza. Aspettò di essere raggiunta almeno da Adolph e Hyun che calcavano la strada appena dietro di lei prima di azzardarsi a muovere un passo nella direzione indicata dall'insegnante . Lo sguardo volse alla cima, scura, degli alberi ed alla luna < considerato che sta ancora salendo> indicò l'astro per un istante sollevando l'indice destro < e le stiamo andando incontro , il nord dovrebbe essere alla nostra destra.> aveva il tono pensoso e valutativo mentre controllava la posizione. Fece una pausa in mezzo nella quale torno ai compagni ed infilò la mano destra nella tasca dei pantaloni < Quindi se controlliamo le piante, dovremmo risparmiare un po' di tempo> la voce bassa si spense del tutto mentre lei si spostava fino ad affiancare Charis. Al suo saluto annuì prontamente < Shadown, ben arrivato, pensavo di essere l'unica Grifondoro sta sera, se vuoi darmi una mano volentieri ma> increspò le labbra in un sorriso vagamente impertinente < non so se fai bene a minacciare Vermilion arrivandogli alle spalle. Rischio di restare sola nuovamente > trattenne la risata che si trasformò in un mezzo sbuffo divertito. Per un tratto parve non aver altro da dire. Camminando guardava in mezzo alle radici delle piante, nei luoghi più riparati e bagnati dalla luce della luna, in cerca della famigerata felce. Eppure, prima che il gruppo cominciasse effettivamente a sfilacciarsi nella ricerca più accanita, aveva preferito tergiversare e tentare di aggirare Charis per avvicinarsi a Midnight. L'espressione era tornata seria e s'era vagamente accigliata < sei ,davvero, preoccupato? Sérieusement? > una domanda portata a voce particolarmente bassa e stranamente seria, mentre l'attenzione volgeva dal ragazzo al percorso in perenne penombra sul quale passava più tempo a scavalcare radici e sassi che altro. L'unica che aveva effettivamente perso di vista era la professoressa Doyle, alla quale non aveva risposto ma che aveva sentito incitare il gruppo a muoversi poco prima e badare alla propria salute in autonomia. Se anche la presumeva essere in coda al gruppo non si girò a cercarla per averne la certezza. Invece fu quello il momento in cui anche lei , sfilate le mani di tasca, estrasse la sua bacchetta dal fodero dalla cintura e lo strinse,saldamente, nella mano destra.



     
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    The act of dying is one of the acts of life
    Gli scarponi continuavano ad impattare contro il terreno sconnesso che li stava conducendo sempre di più all’interno della Foresta Proibita. Gli alberi si innalzavano verso il cielo stellato, dove la luna piena si stava sollevando splendente ad illuminare la notte. Il ragazzo schioccò la lingua contro il palato, buttando uno sguardo in aria per scrutare brevemente le stelle prima di tornare sui compagni di scuola. « Competere nella Foresta Proibita è da stupidi. » tuonò verso Hyun, scuotendo la testa. « Prendiamo quello che dobbiamo e ci leviamo dalle palle. » proseguì annuendo con sicurezza, passando poi lo sguardo su Adolph. « Ho tutto, pure il libro. » evento incredibile in effetti. Si allontanò brevemente dagli altri, avvicinandosi quindi alla Professoressa Doyle per darle il permesso, donandole il profilo a mantenendo il mento alto, guardando verso le piante. Il sopracciglio destro si inarca leggermente ed il volto assume un’espressione vagamente divertita. Il braccio sinistro si solleva insieme al pollice della stessa mano, mostrando ai suoi compagni di casata, Hyun e Adolph, come a dire che si, è riuscito a perdere punti anche oggi. Non perse il sorriso però, anzi, il capo ruotò finalmente verso la Professoressa. Ed in quel momento non importava nemmeno quanto il fascino della mezza Veela fosse debilitante: le emozioni di Midnight erano alimentate da altro. Fastidio, rabbia, preoccupazione. Tutte cose che andavano in contrasto con ciò che una simile vista potesse fargli provare, mantenendo dunque a bada, seppur a fatica, gli ormoni che rischiavano di mutare involontariamente i suoi colori. « Per la sfrontatezza di averle fatto una domanda lecita? Insomma, Prof., non è forse lei che ha detto che possiamo puntare alla sufficienza solo trovando i semi di felce? Non le sembra un po’… Inappropriato considerando che questo è anche un atto di volontà e dovrebbe dare punti extra invece di puntare ad abbassare la media dei secchioni laggiú? » fa, indicando con un gesto del capo i compagni del quinto anno. « Professoressa, con tutto il rispetto che potrei fingere di provare per lei, io ho messo gli abiti adatti ad una scampagnata nella foresta. » commentò, lanciandole un breve sguardo, non casuale. Il vestito che la mezza Veela sembrava indossare ne sottolineava la figura snella, rendendo difficile per lui mantenere il controllo ed, allo stesso tempo, rendeva evidente quanto il tutto fosse stato largamente preso sottogamba. « La differenza tra me e gli altri è che io le cose le dico in faccia. E la smetta di cercare di mettere zizzania non solo tra me e miei compagni, ma anche tra gli studenti delle varie casate. La Foresta Proibita non è un cazzo di gioco. Ma capisco… L’avere una carica, infondo, non la rende ne degna di rispetto ne tanto meno competente. » concluse sollevando le sopracciglia, voltandosi e dirigendosi nuovamente verso gli altri, fregandosene pure dei probabili altri punti che avrebbe fatto perdere a Serpeverde, o delle altre minacce che avrebbe potuto rifilargli. Niente, in quel momento, avrebbe potuto scalfire il Metamorphomagus e non perché dall’alto della sua arroganza non riuscisse a vedere che era stato troppo sopra le righe, ma perché aveva compreso il motivo per cui Nonno Vermilion avesse deciso di firmare il permesso. Aveva capito cosa l’avesse divertito cosí tanto ed, in effetti, quella era un’occasione unica. Ghignò dunque, ricongiungendosi con gli altri tre studenti con cui era arrivato, seppur l’arrivo di Charis riuscí a coglierlo impreparato. Sobbalzò appena, non aspettandosi gli arrivasse proprio alle spalle. « Morgana! Speravi di prenderti un pugno?! » esclamò, in altre occasioni in effetti gliel’avrebbe tirato d’istinto. Osservò il Prefetto con attenzione, lasciandosi affiancare da lui, ritrovandosi ad osservarlo dall’alto del suo metro e ottanta. Non conosceva bene il Grifondoro, ma se era Prefetto doveva pur significare qualcosa. « Non ne ho idea. I Prefetti non possono saltare le lezioni? » domandò, sollevando le sopracciglia. « Piuttosto… Mi deludi, Prefetto Grifondoro, insomma… Non le hai portate le frecce d’argento? » domandò ironicamente, mostrando un ghigno malevolo che non era rivolto a Charis di per sé, quanto più si era formato per via della situazione. « A questo punto direi di fare il gruppetto di quelli del quinto anno. » commentò poi, notando come il Prefetto volesse fare squadra con Evangeline, che già si era unita al gruppo di Serpi del quinto. La ragazza francese attirò la sua attenzione e lui la guardò negli occhi per qualche attimo. Brevi istanti in cui il gruppo continuò a camminare, inoltrandosi ormai nella Foresta Proibita e prendendo le distanze dalla Professoressa Doyle e dagli altri studenti più piccoli. « Ascoltami bene, Hais. » disse seriamente, ma alzando leggermente il tono di voce per attirare l’attenzione anche di Hyun, Adolph e Charis. « Madame Mondo Fatato sta parlando di cose tipo che si rischia di perdere un dito, ma sono stronzate. In questa foresta ci sono creature classificate come note ammazza-maghi. Vuol dire che anche i maghi esperti fanno fatica ad affrontarle e se sono da soli le possibilità di sopravvivere sono comunque basse. » poteva sembrare un arrogante e tutto il resto, ma nessuno lo batteva quando si trattava di Creature Magiche. I Vermilion, inoltre, erano una nota famiglia di Purosangue, formata principalmente da cacciatori di creature magiche. « Se dovessimo incontrare creature del genere, non abbiamo possibilità. La barriera che protegge Hogwarts qui non c´è, quindi in caso di pericolo dobbiamo smaterializzarci immediatamente davanti a dove inizia ed attraversarla a piedi. I ragazzini che sono venuti e non hanno ancora appreso come si fa a smaterializzarsi cadranno per primi, ma a nessuno di noi deve interessare. Madame Mondo Fatato è stupida ma Silente è folle. » sfilò, tagliente come un rasoio, tenendo un tono di voce abbastanza udibile da farsi sentire solo dal suo gruppo, composto appunto da Adolph, Evangeline, Hyun e Charis. Lo sguardo quindi passò sui due Serpeverde e ghignò. « Affrontare la lezione in stile Serpeverde mi sembra un grande piano, Al. » ridacchiò, comprendendo cosa avesse in mente il compagno di stanza. Barare, dopotutto, li avrebbe portati a trovare i semi prima degli altri e quindi ad avere più possibilità di evitare pericoli. « Hyun, cerca di non vedere galeoni ovunque mentre siamo qui. » le raccomandò, storcendo leggermente le labbra. Quei due sembravano essere ossessionati dai loro obiettivi ed in un certo senso li comprendeva, tuttavia non poteva fare a meno di preoccuparsi. Sospirò, era assurdo che dovesse essere lui “quello responsabile” in quella situazione. Borbottò qualcosa di incomprensibile, prendendo la bacchetta. « Niente Lumos, meglio muoversi al buio. » disse poi al gruppetto, indicandosi gli occhi con la bacchetta per pronunciare l’incantesimo « Visibula Noctambulus. » in modo da acquisire la capacità di vedere al buio.

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    Edited by -Midnight; - 30/5/2022, 11:55
     
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    « Non ne ho idea. I Prefetti non possono saltare le lezioni? »
    A quella domanda decise di annuire per tutta risposta, decidedo di dargli una risposta subito dopo
    <<Certo che possono, ma io preferisco non perdermi le lezioni che un giorno potranno risultarmi utili... Certo, cercare qualcosa in mezzo alla foresta non è poi così utile, ma so che in questa foresta si possono incontrare pericoli che vale la pena di affrontare per poter divenire più... bravi>>
    Avrebbe voluto dire "potenti", ma decise di contenersi, in fin dei conti non conosceva le idee altrui, e di certo non poteva in alcun modo dare una cattiva impressione di sè, non in quel momento, e in particolar modo non quando la professoressa potesse sentirlo.
    Alzò gli occhi al cielo non appena MIDNIGHT si rivolse a lui in quel modo, sogghignando divertito
    <<Mi piacerebbe molto scontrarmi con te in un duello di magia amichevole, ma non mi sembra il luogo giusto, nè tantomeno il momento adatto... comunque no, non ho portato le frecce cone me>>
    Aveva risposto ironicamente alle sue parole, facendo spallucce, ma l'unica cosa vera che aveva detto era il fatto di volersi scontrare con lui in un duello magico amichevole con lui, in fin dei conti era uno dei modi per vedere a che punto fosse con la propria magia e studiare l'altro, che in realtà considerava per niente banale, anzi, pensava che potesse avere del potenziale.
    Si ritrovrò a sogghignare ancora una volta, questa volta divertito, solo quando MIDNIGHT definì la professoressa Mondo Fatatato e Silente come un folle, quello che effettivamente aveva sempre pensato, ma non lo aveva mai detto. Era abituato a non dire ciò che pensava, non sempre almeno e non dinnanzi a coloro che non vedeva come degne di sentire ciò che pensava realmente.
    <<Comunque ha ragione Midnight, dovremmo muoverci in gruppo... più siamo e prima ci muoviamo>>
    "E prima usciamo da questo posto assurdo" pensò tra se e se, facendo un piccolo sospiro per poi camminare insieme agli altri, ascoltando attentamente ciò che aveva da dire il Serpeverde. pensando che effettivamente usare la tecnica dei Serpevedere sarebbe stato l'unico modo per velocizzare le cose, anche se non lo aveva mai fatto, in fin dei conti era il primo a dover far rispettare le regole, ma in quel momento la propria carica non valeva più della propria pelle, anzi, il contrario.
    Inoltre, ascoltandolo, pensò che l'incantesimo per vedere al buio potesse risultare più utile, così si puntò la punta della baccheta al centro degli occhi per poi pronunciare con tono chiaro l'incantesimo: <<Visibula Noctambulus>>
    Riusciva a smaterializzarsi, di conseguenza, se nessuno si sarebbe ferito o sarebbe rimasto bloccato lì, almeno dei ragazzi del proprio gruppo o di coloro che avrebbe visto, lo avrebbe fatto senza pensarci ulteriormente.
    <<Va bene, l'idea di smaterializzarsi è una buona idea...>>
    Aveva detto, dando ragione ancora una volta a MIDNIGHT. Gli piaceva il suo modo di ragionare, lo trovava leggermente affine al proprio, inoltre non sembrava star sbagliando nel parlare e nel porre quelle soluzioni: dovevano muoversi e avrebbe usato tutte le tecniche che aveva a propria disposizione, o che gli si sarebbero presentate dinnanzi.

    Conversa con:-Midnight;
     
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    ✶ Naturale la figura della professoressa paia non intromettersi troppo nel chiacchierare della comitiva di studenti. Un'abitudine che la accompagna da quando, mezza veela fra le veele, viveva con le sue sorelle nelle foreste di Bulgaria. Ancora qualche timido passo che lascia il suono distorto di un ticchettare distinto; una nota melodica reduce solo dall'irriverenza con cui di colpo la professoressa solleva il capo lasciando i boccoli dorati dondolino attorno ai lineamenti corrucciati, una volta di troppo.

    «Le consiglio di imparare a fingere, signor Vermilion. Nella vita avrà decisamente più fortuna che mettendo sul piatto le sue emozioni e i suoi fastidi come farebbe un contadino babbano sventolando la zucca più grossa alla fiera di quartiere.» sembra che la maga ne sappia di "babbanologia", tanto che le ciglia sbattono di colpo con più velocità a cacciar via quel colpo di pennello che rischia di servire la rabbia a destare la bestia che si cela in sé.
    «Dire le cose in faccia non è un male, ma dovrebbe apprendere a decidere con più saggezza il dove, il come e soprattutto il quando.» un mormorio che si spegne sulle labbra sottili della veela «Ma perchè Silente ci impedisce di usare gli incantesimi contro gli alunni, dico io... e chissà che orecchio allenato non possa sentire quella sorta di ciangottio lamentoso che viene dalla Doyle. La mano sinistra torna di nuovo a picchiare sul dorso del libro che porta seco, ma stavolta quei pozzi violetti si assottigliano tanto da ridursi a feritoie profonde sul muro di cinta di un castello. Il tono, sempre controllato, tradisce una sfumatura irritata e graffiante.

    «Signor Vermilion, si ritenga esentato da questa lezione. Può tornare ad Hogwarts per quanto mi riguarda. Quando apprenderà il rispetto, vero o presunto che sia, potrà azzardarsi anche a dispensare lezioni su chi la circonda. Magari dopo essere cresciuto un po' ed aver messo competenza nell'uso della sua bacchetta. » non decurta altri punti, ma di certo è chiaro, dando le spalle al serpeverde, che reputi chiuso l'argomento. Se Midnight vorrà comunque seguire il gruppo, lo farà per sua volontà, scontrandosi col rischio e pericolo che l'enorme Foresta proibita riserva. Nel mentre, la mezza veela, si affianca a Charis «Potete muovervi in gruppo. Come ho detto, fate attenzione e abbiate accortezza. Anche lei, signorina Hais» ed ecco che la professoressa si fa da parte lasciando passare l'intera comitiva degli studenti.

    «Per qualunque problema, o per qualunque domanda, io sarò nei paraggi» in sostanza non li perderà di vista.



    Il gruppo di ragazzi può ora muovere nella parte al limite del confine della Foresta proibita. E' chiaro si necessiti di attenzione nell'avanzare poichè il terreno è fatto da zolle mollicce e radici intrecciate a creare una trama che pare fatta appositamente per far inciampare chiunque. Un velo di strana nebbia trapunta qui e lì il luogo, dando una nota spettrale. Enormi tronchi si alzano dentro a cortecce grigio nerastre verso un cielo macchiato dall'argento della luna e di certo chi seguirà Evangeline non tarderà a notare delle piantine le cui foglie paiono proprio di puro metallo. Saranno quelle? O un'illusione? Di certo la luna pian piano si sta muovendo verso il centro del cielo e quanto ci arriverà, chi può dire se saranno quelle felci a fiorire? Forse qualcun altro vorrà guardarsi attorno e cercare altrove?

    Ad ognuno la sua scelta, come la stessa professoressa ha deciso di rimanere a svariati metri di distanza, prendendo appunti sulla prima pagina del tomo che ha aperto ancora una volta, dopo il passaggio degli studenti. ✶



    Potete giocare come meglio credete la ricerca, perfino la leggenda che racconta che se si guarda attraverso la cima delle foglie della felce si potrebbero vedere dei folletti danzare. Per dubbi, scrivetemi pure un MP. =)
     
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    I deserve to be With somebody as fly as me
    Nell'oscurità generale la serpeverde cerca di mantenersi concentrata su qualcosa che non siano gli alberi, i rumori sinistri che si sentono e tutte le probabili creature che abitano la Foresta Proibita, si concentra così su Adolph che le sembra il più concentrato sul recupero dei semi di felce. < Ho portato tutto.. non mi faccio scappare un'occasione del genere. > di far soldi ovviamente < Ok, prometto di fare meno rumore possibile e di farti godere la Felce in fiore, però non osare dimenticarti di prendere i semi! > Fa per alzare la voce e ricordargli qual'era il suo obiettivo in tutto questo, ma le muore saggiamente subito la voglia di fare casino vista la situazione. Nel frattempo arriva Glibert e la professoressa toglie dieci punti alla loro casata e Hyun non può fare a meno di rivolgere ad entrambi un'espressione incredibilmente disgustata. Bocca con le punte in giù e sguardo carico di compassione per entrambi, o forse solo di sdegno. Si avvicina ad Evangeline e tenta di sussurrarle qualcosa all'orecchio senza metterci troppo d'impegno per non farsi sentire, in particolare da Glibert. < Questa qui è pazza, perché dovrebbe fregarmene di recuperare i punti tolti? Mica mi impegnerò a stare in questo posto di merda e le farò vedere tutti i miei semi per fare la bella. A vantarsi non si guadagnano i galeoni. > Scrolla le spalle incredibilmente scocciata, scocca proprio uno sguardo allibito alla Doyle ma non aggiunge altro. Piuttosto si avvicina ai suoi compagni di casata, Adolph e Midnight < Siete davvero sicuri di voler fare team con quello sfigato di un grifondoro? E' pure palesemente arrivato in ritardo.. di Evangeline mi fido ma lui bah. > Tenta di girare dietro le spalle sfiorandole appena con le mani, proprio come fanno i serpenti quando prendono le misure ma poi non si lamenta oltre e alza gli occhi al cielo ignorando un po' tutti i consigli degli amici. < Visibula Noctambulus. > Così inizia la ricerca di una nuova fonte di guadagno.

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    Interazioni con Adolph Casimir Hall Ligthstar Creirwy Charis -Midnight;

     
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